Un last minute che presuppone una piccola premessa, cominciando dal trasloco nella nuova casa dello scorso anno a giugno.
Nuova casa, nuovi vicini. I nostri nuovi vicini sono tutte persone squisite e molto garbate ma abbiamo legato in modo particolare con i proprietari dell'appartamento sotto al nostro, cioè una simpatica e bella coppia di Roma, da cui abbiamo acquistato il nostro appartamento, che viene nella casa del mare nei weekend durante la bella stagione, d'agosto e per alcune feste comandate come l'appena trascorso lungo ponte dei Santi.
Scambiando due chiacchiere e raccontandoci gli arretrati dall'ultima volta che ci eravamo visti, non ho potuto fare a meno di aggiornarli sugli ultimi eventi, vedi il cooking show per la manifestazione Zafferano Sapori&Saperi a Villa Caruso Bellosguardo di Lastra a Signa e la recente partecipazione all'iniziativa EXTRADOLCEMENTE col mio azzardato, insolito SOUFFLE' GLACE' ALL'EXTRAVERGINE E SFOGLIA DI CIOCCOLATO FONDENTE E OLIVE CANDITE che li ha incuriositi molto.
Si decide vagamente di stare insieme una sera a cena, tutto da definire. Io però la sera stessa mi metto all'opera e preparo il soufflé glacé all'olio extravergine, volevo farglielo assaggiare. Durante l'esecuzione sbaglio qualcosa, gli albumi non montano bene e poi quando aggiungo lo sciroppo, la situazione peggiora. Telefono a Deborah: SOS!! L'amica chef decreta implacabile "no, sono irrecuperabili, butta e rifai tutto!" Mi rimanevano due uova, tre le avevo già usate, riparto e questa volta tutto fila liscio. Ma che fare con ben 5 tuorli? Ancora un dolce? No! Idea!!! Si va di tagliatelle! Ho proprio voglia di fare la pasta, l'ultima volta con le raviòle del plin mi ero divertita un sacco.
Va da sé che saranno i "sottostanti" a venire su da noi, ho già il menu in mente, inventato con quello che avevo in casa, qualche stuzzichino come antipasto e poi una gran tagliatellata, senza secondo che si mangia sempre troppo, poi comunque ci sarebbe stato l'atteso soufflé glacé!
Invito la mia nuova amica a divertirsi in cucina insieme a me e le metto il nuovo grembiulino d'ordinanza Poverimabelliebuoni, che viene molto apprezzato e scherzosamente immortalato!
Ci siamo molto divertite! I mariti non osavano mettere il naso in cucina ma chiacchieravano tranquilli e ignari nel salotto. La cucina alla fine era un campo di battaglia, non per causa della mia ospite, era tutto merito mio, come al solito, al punto tale, infatti, che mio marito ha decretato che mi vuole proporre alle aziende produttrici di cucine come collaudatrice, nel senso che se resistono al mio assalto, significa che sono ben robuste!! Non sarebbe male come idea, no?
E questo è l'estemporaneo antipastino ideato per la serata, elaborato insieme alla mia ospite-aiutante, l'unico pubblicabile su Poverimabelliebuoni perché gli altri erano senza pescetti, tagliatelle comprese (ai funghi e salsiccia per i curiosi):
VELLUTATA DI ZUCCA CON BRICIOLE DI PANE TOSCANO, BURRO E ACCIUGHE
Ingredienti per 4 persone
g 400 di zucca gialla decorticata
g 150 di patate
1/2 cipolla bionda
1 foglia di alloro
5-6 foglie di salvia
olio evo, sale, pepe, noce moscata qb
pane toscano a lievitazione naturale e cotto a legna
5-6 filetti di acciughe salate o sott'olio ben scolate
una generosa noce di burro
Affettare la cipolla finemente e farla rosolare con olio evo in una padella insieme alla foglia di alloro spezzata e la salvia. Aggiungere la zucca e la patata tagliate a fettine sottili, far insaporire a fuoco vivace, poi diluire con un mestolo di acqua calda e lasciar stufare col coperchio, per 10-15 min, aggiungendo poca acqua alla volta, se necessaria, fino a che le verdure saranno ben cotte al punto di sfaldarsi. Regolare di sale, pepe e noce moscata grattugiata. Togliere la foglia di alloro e la salvia, frullare fino a ridurre in crema.
Tagliare il pane a tocchettini e in parte sbriciolarlo grossolanamente. Sciogliere le acciughe nel burro a fuoco dolce, poi rosolare a fuoco vivace il pane nel burro e acciughe facendolo dorare bene.
Versare la vellutata di zucca nelle singole ciotoline da portata, cospargere con le briciole di pane "acciugato" e...... buon divertimento!!
NB: inutile sottolineare che la vivace sapidità dell'acciuga salata seppur ingentilita dal burro e dal pane convola a giuste nozze con la dolcezza della zucca. Un altro matrimonio felice è rappresentato infatti da scaglie di bottarga e un giro d'olio evo a crudo, al posto di pane, burro e acciughe.
Simpatica ricetta, Cristina...ma che si fa per avere il grembiule di "Poverimabelliebuoni"?
RispondiEliminaeh....bisogna guadagnarselo!! ;-)
EliminaChe bontà... da me diventerà una cena, quando rinfrescherà!
RispondiEliminaIo ce l'ho! Io ce l'ho! Il grembiulino intendo! Me lo son sudato però a son di pralinare (vero?) e non vedo l'ora di sfoggiarlo! La vera cuoca si scopre nei momenti di panico e tu hai saputo gestire al meglio la situazione (vedi albumi)!
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