Conosco di fama già da qualche anno il fascinoso Relais di campagna POGGIO AI SANTI e il suo ristorante gastronomico IL SALE, come ho confessato a Francesca Vierucci, la squisita padrona di casa. Da tempo mi ripromettevo di fargli visita ma, come spesso accade, si tende vergognosamente a dimenticare o a rimandare tutto ciò che è più a portata di mano a favore di situazioni più remote, perché per quelle vicine c'è sempre tempo!
Ma quando il richiamo è forte e le coincidenze si infittiscono, giunge il momento e non si può più tergiversare! L'occasione infatti è scaturita dalla recente Festa della Palamita di San Vincenzo, quando, colpita dal piatto presentato da Denio Bruci, lo chef del Sale, gli ho dedicato una piccola citazione nel mio feedback della festa e ho pensato di fare cosa gradita inviando il link all'indirizzo e-mail della struttura.
Francesca, gentilissima, mi ha ringraziata invitandomi ad andarla a trovare per approfondire la nostra conoscenza, peraltro già avvenuta sommariamente presso la Mediterranea Belfiore, comune amica.
Dovendomi recare a San Vincenzo per diverse commissioni, venerdì scorso, raccolgo l'invito e mi ritaglio una bella pausa pranzo. Una fresca libecciata mi accompagna su per i poggi alle spalle della cittadina e, man mano che mi avvicino, pregusto lo spettacolo che mi si prospetterà di fronte, conoscendo bene la costa, non è una sorpresa ma è sempre una grande emozione. Il Relais domina infatti il magnifico golfo di Baratti con il suo contorno delle maggiori isole dell'arcipelago, Elba e Capraia e dietro a quest'ultima, nelle giornate più limpide, anche la Corsica che non mi stanco mai di ammirare.
Arrivo alle h 12.30 come concordato, Francesca è nel suo amato giardino, io mi metto la macchina fotografica al collo e incomincio a scattare estasiata dalla vista, dai particolari degli interni e degli esterni della villa, curati in ogni dettaglio da lei stessa, che farebbero la gioia di ogni appassionato di fotografia e che costituiscono set fotografici ideali per foodblogger. Infatti la mitica Babs ha realizzato un workhop di photo food proprio presso la struttura e ha dedicato diversi articoli e meravigliose foto a testimonianza dei suoi, a quanto pare, frequenti passaggi a Poggio ai Santi. Leggi e ammira qui e qui
Le mie foto sono modestissime e non sono riuscita nemmeno ad immortalare tutto quanto né tanto meno ad ammirare le splendide suites, perché il tempo è volato via e ho dovuto congedarmi prima di completare l'opera con la promessa naturalmente di tornarci al più presto!
A pranzo, Francesca ed io ci accomodiamo in uno dei tavoli della luminosa veranda con vista mare, iniziamo a raccontarci a vicenda mentre il simpatico chef ci coccola con degli assaggi per niente poveri ma veramente belli e buoni, anzi molto buoni! Stupisco Francesca indovinando i suoi natali senesi, e la ascolto curiosa di conoscere tutto di Poggio ai Santi, che, oltre ad essere un relais di charme, è fondamentalmente un'azienda agricola biologica di ben 40 ettari che produce olio d'oliva, miele, cereali, frutta e ortaggi.
Il casale principale, sede del relais, è di origini ottocentesche ed è stato ristrutturato e ampliato negli anni con grande cura e buon gusto. Denominato "Poggio ai Santi" perché un milanese, acquistando un podere vicino, ha pensato bene di soffiargli il nome Podere San Bartolo che è sempre appartenuto invece alla storica azienda agricola perché sita in via San Bartolo. Per evitare dispute col nuovo arrivato, hanno pensato di onorare tutti i santi che ricorrono nella toponomastica locale: San Vincenzo, San Bartolo, San Carlo e chiamare il Podere appunto POGGIO AI SANTI così non hanno fatto torto a nessun santo e hanno mantenuto l'armonia del buon vicinato. Che classe! E quanta passione mettono nel loro lavoro. Francesca e tutta la famiglia hanno la campagna nel dna e quell'amore per la propria terra che non si può che invidiare!
Il casale principale, sede del relais, è di origini ottocentesche ed è stato ristrutturato e ampliato negli anni con grande cura e buon gusto. Denominato "Poggio ai Santi" perché un milanese, acquistando un podere vicino, ha pensato bene di soffiargli il nome Podere San Bartolo che è sempre appartenuto invece alla storica azienda agricola perché sita in via San Bartolo. Per evitare dispute col nuovo arrivato, hanno pensato di onorare tutti i santi che ricorrono nella toponomastica locale: San Vincenzo, San Bartolo, San Carlo e chiamare il Podere appunto POGGIO AI SANTI così non hanno fatto torto a nessun santo e hanno mantenuto l'armonia del buon vicinato. Che classe! E quanta passione mettono nel loro lavoro. Francesca e tutta la famiglia hanno la campagna nel dna e quell'amore per la propria terra che non si può che invidiare!
Francesca e Giulio, uno dei suoi due figli, che segue Poggio ai Santi
Appena portato in tavola, insieme ad una deliziosa focaccina calda, faccio onore all'ottimo olio extravergine d'oliva biologico prodotto dal podere, un igp Toscano, blend tradizionale dal gusto intenso e perfettamente equilibrato, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti da parte di guide specializzate nazionali ed internazionali.
Ed ecco che arriva Denio, soprannominato Denny, con la sua profumatissima e gustosissima tartare di scampi servita su crostini caldi di pane toscano tostato e spalmato di burro della Normandia a cui lo chef, per usare le sue parole quando gli ho spudoratamente chiesto il segreto della misura del piatto, "ha fatto vedere" l'aglio e ha completato con un tocco di limone da vero artista. (chissà se può funzionare anche con le acciughe?)
Un capolavoro di equilibrio, sensibilità e sapienza, un intramontabile cavallo di battaglia di Denny, che fa parte del suo bagaglio culinario sin dai tempi del suo leggendario ristorante Il Cappellaio Pazzo di Campiglia M.ma, che gli valse una stella Michelin! E un libro pubblicato da una casa editrice tedesca!
La tartare era accompagnata dall'ottimo vino "della casa" che avevo già avuto occasione di assaggiare, un viognier imbottigliato per Poggio ai Santi dall'azienda amica Podere San Michele di San Vincenzo che conosco bene.
Il secondo piatto, top secret, è stato emozionante perché era una prova di un inedito abbinamento pesce e birra per una prossima pubblicazione. Scopro infatti che Francesco, il secondo figlio, ha da poco aperto un birrificio artigianale a Monterotondo Marittimo, il Birrificio de' Neri e ci scappa pure un assaggio di birra naturalmente, in questo caso la Birra de' Neri rossa utilizzata per la preparazione del piatto, una birra in stile belgian ale, fresca, amaricante, dall'effervescenza vivace e gradevole.
Inutile dire che il Birrificio de' Neri sarà la mia prossima meta!
E subito dopo non ti vedo arrivare Marco Provinciali ed Andrea Leonardi dell'agenzia di comunicazione Superioradv, che devono fotografare il piatto per il loro prossimo libro dedicato appunto a pesce e birra? Sì, gli stessi autori di PESCE E VINO ROSSO che ho da poco conosciuto! Ma guarda le coincidenze!
Inutile dire che il Birrificio de' Neri sarà la mia prossima meta!
E subito dopo non ti vedo arrivare Marco Provinciali ed Andrea Leonardi dell'agenzia di comunicazione Superioradv, che devono fotografare il piatto per il loro prossimo libro dedicato appunto a pesce e birra? Sì, gli stessi autori di PESCE E VINO ROSSO che ho da poco conosciuto! Ma guarda le coincidenze!
Per ovvi motivi purtroppo non posso rivelare la composizione né pubblicare la foto del piatto che era veramente indovinato e squisito ma posso almeno mostrare il set fotografico dei professionisti!
Mi consolo con un "tuffo nelle fragole" come Denny ha definito il suo imperdibile e superbo sorbetto di fragole appena fatto. E come si fa a resistere al tuffo? Ah....Quel tocchetto bianco che spunta dal sorbetto non è roquefort come può sembrare bensì cioccolato bianco all'aneto. Stupendo. Punto!
Un caffè al volo e via di corsa che ero in ritardo pazzesco per l'appuntamento successivo! Lascio a malincuore quel luogo di delizie per spirito e palato, con l'augurio di ritornarci prestissimo per gustare e fotografare nuovi piatti o semplicemente per starmene seduta in silenzio in un qualsiasi angolo del giardino e godere dell'incanto della campagna e della vista di un mare che non finisce mai di stupire.