Una splendida kermesse enogastronomica ha rallegrato ogni angolo di
Castiglioncello durante lo scorso weekend, dal 25 al 27 aprile si è svolto
infatti il Foodies Festival, anno zero,
a cui mi auguro seguiranno l’uno, il due, il tre e così via!
Veramente una bella manifestazione che ha visto una grande
partecipazione di pubblico, le statistiche parlano di più di 30.000 presenze
nei tre giorni del festival!
Grande impegno ed energia da parte di Licia Montagnani e
Vanessa Guidi del Centro Commerciale Naturale di Castiglioncello (che raggruppa più di 160 attività
commerciali), alle quali va tutta la mia comprensione per la fatica sopportata e stima per il lavoro svolto.
La parte grafica e la comunicazione sono state curate dall'agenzia Superioradv di Marco Provinciali ed Andrea Leonardi. Un importante contributo è stato offerto da molti volontari concittadini, membri del CCN stesso e dai ragazzi dell'istituto alberghiero di Castiglioncello.
La presentazione della manifestazione con ogni dettaglio del programma, protagonisti e sponsor, nel mio articolo del 17 aprile
La presentazione della manifestazione con ogni dettaglio del programma, protagonisti e sponsor, nel mio articolo del 17 aprile
Caterina Barbensi, una bella volontaria con la t-shirt del CCN al banco dei gadgets FOODIES FESTIVAL, t-shirts, borse in tessuto e grembiuli con il bel logo
Il mercatino Chic & Cheap al Castello Pasquini
Un banco di Vetrina Toscana, uno degli sponsor della manifestazione
Il Birrificio Valdarno Superiore con una birra al DROGO del famoso Stufato alla Sangiovannese!
Le birre di Opificio Birrario, manca la Brama, la birra bianca di frumento ma c'è la nuova arrivata, Odiosa, sempre di frumento ma ambrata, dal nome poco positivo ma coerente, come per i nomi delle altre birre, è un'ulteriore denominazione della civetta(la civetta è la mascotte del birrificio ed ha una tradizione nel loro territorio)
I birrai dell'Elba con la loro vasta gamma di birre inclusa quella del bicentenario napoleonico che cade il 5 maggio, insieme ad uno dei titolari del Piccolo Birrificio clandestino di Livorno
Last but not least, anzi direi, la ciliegina sulla torta è stato l’atteso mega-cooking show internazionale di sabato 26 aprile, presentato dallo spumeggiante chef e conduttore tv Simone Rugiati. Uno show con 4 fantastici protagonisti: due chef toscani, Luciano Zazzeri de La Pineta di Marina di Bibbona e Marco Stabile de L’Ora d’Aria di Firenze, insieme al sushi chef Francisco Cortès, cileno di origine ma trasferito a Barcellona e Alan Rosa, chef tv svizzero, titolare del ristorante Groven. Una vera apoteosi del Foodies Festival che ha gremito la tensostruttura del Castello Pasquini registrando più di 300 presenze!
Foto di gruppo, appena prima dello show: Enrica Della Martira (finalista a Masterchef, protagonista di una lezione di cucina e di un cooking show e ospite dell'evento), Simone Rugiati, Luciano Zazzeri, Licia Montagnani, Marco Stabile, Francisco Cortès, Sasha Carnevali, Alan Rosa
Il gettonatissimo Street Food Strip di Porto Vecchio
Non sono riuscita a seguire proprio tutto ma una bella carrellata per il paese me la sono gustata, venerdì 25 aprile, dal villaggio della birra a Caletta, passando per lo Street food di Porto Vecchio fino ai vini di via Fucini, dove ho salutato Adriana Pieroni, sommelier Fisar al banco dei vini della Costa degli Etruschi e poi l'azienda Felciatello di Bibbona e i Fralluca di Suvereto. Poi su per il parco del Castello con il suo mercatino Cheap& Chic, con banchi molto interessanti e curiosi come quello con magliette, grembiuli e biancheria varia per la casa con stampato un bel de' livornese!! Ancora un banco di tisane e tè di ogni genere, fino alla tisana da passeggio, il liquorificio Borsi di Castagneto Carducci, il simpatico carretto del DAI DAI, un'aziendina artigianale, fiore all'occhiello di Castiglioncello, produttrice delle mitiche cassatine e bocconcini esportati in tutto il mondo, creati dal compianto Toni Bartoletti, la cui opera viene ora proseguita dei figli.
L'attrazione più curiosa dello Street Food, per grandi e piccini: le patate tornado. Interessante anche il forno con i testi per la cottura dei panigacci, gli arrosticini umbri, il banco di leccornie siciliane dal cous cous ai cannoli riempiti al momento, panini con lampredotto, cacciucco, salumi e formaggi etc....
Il carretto dei gelati DAI DAI
Tè e tisane per tutti i gusti, anche da passeggio!
Studentesse dell'istituto professionale di Cecina mostrano orgogliose i bicchieri ottenuti dalle bottiglie dei vini della Costa degli Etruschi, idea non nuova ma packaging molto bello!
De'!
Poi mi sono intrufolata al corso di Cake Design e ho visto Diletta e i suoi allievi creare delle delicate roselline di pasta di zucchero che penso non mi riusciranno mai! Diletta crea le sue torte capolavoro nel suo negozio /laboratorio LUXURY CAKES a Castiglioncello.
Il giorno successivo ho assistito al piacevole e interessante taste show sugli spumanti italiani e toscani condotto dall'amico giornalista enogastronomo Giorgio Dracopulos de La Tavolozza del Gusto, Il Corriere del Vino e Ognisette. Sul palco alcuni ospiti competenti in materia, quali Sabino Caroti e Marzio Berrugi della Fisar (ricordo sempre con grande piacere le brillanti lezioni di Marzio al corso di sommelier di qualche anno fa) e l'enologo della Regola di Montescudaio hanno argomentato sugli spumanti dal lato enologico e dell'abbinamento con il cibo, per la parte salute è intervenuto il cardiologo Alessandro Scalzini mentre Silvia Volpe dell'Osteria Il Bacco e La Volpe di Castelnuovo M.ia (Li) e Sasha Carnevali, giornalista de Il Sole 24 ore e autrice del sito www.cakemania.it preparavano dei piatti da abbinare allo spumante de La Regola.
Giorgio Dracopulos fra le due protagoniste Sasha e Silvia
Silvia frigge le sue praline di cefalo
Silvia ha proposto delle gustosissime praline di cefalo su crema di zucchine da sostenitrice del PESCE DIMENTICATO e quindi amica di Poverimabelliebuoni. Sasha invece ha realizzato una raffinatissima gelatina allo spumante con fragoline di bosco, svelandoci i segreti per ottenere un'ottima consistenza e nello stesso tempo mantenere l'effervescenza dello spumante.
Sasha mostra la sua gelatina di spumante
Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, il 26 aprile, mi sono piazzata in prima fila, riservata dall'organizzazione ai foodblogger, pronta per assistere al grande show ed eventualmente intervenire con domande o altro. E grande show è stato davvero! Strepitoso Simone Rugiati, spumeggiante, simpatico con il pubblico e con gli chef, si è destreggiato in maniera brillante fra le quattro postazioni dalle quali i cuochi, bravissimi, inutile dirlo, e disinvolti sul palcoscenico, si esibivano in contemporanea misurandosi sullo stesso tema proposto per il cooking show, ovvero MOLLUSCHI e OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA.
Luciano Zazzeri ha proposto una raffinata rivisitazione di un classico della cucina livornese: le seppie in zimino. La ricetta tradizionale consiste in seppie in umido con bietole, aglio, salvia, pomodoro e peperoncino. Luciano ha destrutturato il piatto cuocendo le seppie in olio cottura, servendole su crostini di pane al nero di seppia con salsa cacciuccata e purea di bietole. Niente foto purtroppo, non mi sono mossa dalla mia postazione e poi durante gli assaggi c'è stata una tale ressa che non sono riuscita né ad assaggiare né a fotografare nulla!! Mi toccherà andarlo a provare direttamente nel suo ristorante, eh sì!!
Marco Stabile ha presentato un piatto molto cerebrale che avevo avuto l'onore di assaggiare nella sua anteprima assoluta in occasione di Pitti Moda a Firenze lo scorso anno: la migrazione verticale del calamaro. Ispirato alla pesca del calamaro che, attratto dalle luci delle lampare migra dal fondo del mare verso la superficie, il piatto riproduce il fondo marino sul fondo di un bicchiere, fondo composto da alghe e sfoglia di riso nero essiccato, uova di calamaro, aringhe affumicate, il tutto condito con olio evo e colatura di alici. Il mare viene reso con un brodo ottenuto dalle teste dei calamari appena addensato con agar agar e versato sopra al fondo marino, sulla superficie del brodo rappreso galleggiano infine delle striscioline di calamari crudi e a completare il tutto delle scagliette di sfoglia d'oro a richiamare lo scintillio della superficie marina. Incredibile vero? Molto concettuale, coerente e brillante e, da quanto mi ricordo, con un crescendo di sapori ottimi!!
Lo chef svizzero Alan Rosa ha reso montanaro il calamaro: dallo stallo a Castiglioncello, questo il suo titolo. Farcito con salsiccia, pane e erbe di montagna, servito con una chips di un prosciutto della Misoncina (una vallata svizzera) su purea di piselli e fave all'aglio ursino con olio del Canton ticino. E' stato l'unico piatto che sono riuscita ad assaggiare perchè i ragazzi della scuola l'hanno servito ad alcuni spettatori ma, detto fra noi, era quello che mi interessava di meno, infatti i miei timori sono risultatati fondati, il calamaro era proprio montanaro, prevalevano i gusti di terra, il mare spariva. Coraggioso comunque lo svizzero e molto spiritoso!
Bellissima e coreografica la proposta di Francisco Cortès, vero artista del sushi, ha elaborato un gungamaki con polpo e tataki di capasanta, fiammeggiata col cannello. Non ho preso appunti sulla ricetta, gli chiederò se me la manda perché mi piace molto. E' stato uno spettacolo di grande livello, interessante e divertente, condotto con brio e professionalità da un Rugiati in gran forma, appassionato, scherzoso ma riverente verso gli chef protagonisti.
Durante lo spettacolo Simone Rugiati ha invitato sul palco un rappresentante dell'Associazione Giacomo Onlus Volontariato Sociale di Castiglioncello, che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, sostiene e promuove la ricerca ematologica, oncologica, genetica. L'associazione era presente durante tutto il festival con il loro stand che proponeva bottiglie di vino artistiche, preziose in sé ma anche e soprattutto per il loro scopo sociale poiché il ricavato della vendita va a sostenere il progetto di ricerca onco-ematologica "Adotta un Ricercatore". Erano inoltre disponibili i loro braccialetti di solidarietà, esibiti anche dagli chef e dallo stesso Rugiati. I "braccialetti rossi", simbolo di amicizia, appartenenza, condivisione, aiuto, sostegno, tra ragazzi di un gruppo speciale. I "braccialetti arcobaleno", simbolo di impegno sociale per la lotta alla chemioresistenza nei linfomi e le leucemie. ACQUISTARLI CON UN'OFFERTA AIUTA LA RICERCA ONCO-EMATOLOGICA, INDOSSARLI TESTIMONIANO LA TUA TEMPRA!
Il mio Foodies si è concluso sabato perché ero in partenza ma domenica si sono svolte altre attività e nonostante il meteo capriccioso, tutto è filato liscio e il bilancio non può che confermarsi positivo, sicuramente con piccole cose da aggiustare a livello logistico ma per essere stata una prima volta....CHAPEAU!! Bravi tutti!!
Arrivederci al prossimo Foodies!!
Marco Stabile ha presentato un piatto molto cerebrale che avevo avuto l'onore di assaggiare nella sua anteprima assoluta in occasione di Pitti Moda a Firenze lo scorso anno: la migrazione verticale del calamaro. Ispirato alla pesca del calamaro che, attratto dalle luci delle lampare migra dal fondo del mare verso la superficie, il piatto riproduce il fondo marino sul fondo di un bicchiere, fondo composto da alghe e sfoglia di riso nero essiccato, uova di calamaro, aringhe affumicate, il tutto condito con olio evo e colatura di alici. Il mare viene reso con un brodo ottenuto dalle teste dei calamari appena addensato con agar agar e versato sopra al fondo marino, sulla superficie del brodo rappreso galleggiano infine delle striscioline di calamari crudi e a completare il tutto delle scagliette di sfoglia d'oro a richiamare lo scintillio della superficie marina. Incredibile vero? Molto concettuale, coerente e brillante e, da quanto mi ricordo, con un crescendo di sapori ottimi!!
Lo chef svizzero Alan Rosa ha reso montanaro il calamaro: dallo stallo a Castiglioncello, questo il suo titolo. Farcito con salsiccia, pane e erbe di montagna, servito con una chips di un prosciutto della Misoncina (una vallata svizzera) su purea di piselli e fave all'aglio ursino con olio del Canton ticino. E' stato l'unico piatto che sono riuscita ad assaggiare perchè i ragazzi della scuola l'hanno servito ad alcuni spettatori ma, detto fra noi, era quello che mi interessava di meno, infatti i miei timori sono risultatati fondati, il calamaro era proprio montanaro, prevalevano i gusti di terra, il mare spariva. Coraggioso comunque lo svizzero e molto spiritoso!
Bellissima e coreografica la proposta di Francisco Cortès, vero artista del sushi, ha elaborato un gungamaki con polpo e tataki di capasanta, fiammeggiata col cannello. Non ho preso appunti sulla ricetta, gli chiederò se me la manda perché mi piace molto. E' stato uno spettacolo di grande livello, interessante e divertente, condotto con brio e professionalità da un Rugiati in gran forma, appassionato, scherzoso ma riverente verso gli chef protagonisti.
Durante lo spettacolo Simone Rugiati ha invitato sul palco un rappresentante dell'Associazione Giacomo Onlus Volontariato Sociale di Castiglioncello, che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, sostiene e promuove la ricerca ematologica, oncologica, genetica. L'associazione era presente durante tutto il festival con il loro stand che proponeva bottiglie di vino artistiche, preziose in sé ma anche e soprattutto per il loro scopo sociale poiché il ricavato della vendita va a sostenere il progetto di ricerca onco-ematologica "Adotta un Ricercatore". Erano inoltre disponibili i loro braccialetti di solidarietà, esibiti anche dagli chef e dallo stesso Rugiati. I "braccialetti rossi", simbolo di amicizia, appartenenza, condivisione, aiuto, sostegno, tra ragazzi di un gruppo speciale. I "braccialetti arcobaleno", simbolo di impegno sociale per la lotta alla chemioresistenza nei linfomi e le leucemie. ACQUISTARLI CON UN'OFFERTA AIUTA LA RICERCA ONCO-EMATOLOGICA, INDOSSARLI TESTIMONIANO LA TUA TEMPRA!
Licia dona una targa ricordo a Simone Rugiati
Targa ricordo da Castiglioncello a Castiglioncello pure al sindaco Alessandro Franchi che ha sostenuto la manifestazione
Sul palco anche i bravi ragazzi dell'istituto alberghiero
Arrivederci al prossimo Foodies!!