Un riciclaggio di avanzi bell'e buono e un amarcord vacanziero: "pulpo a la galega" ovvero il polpo alla galiziana, semplicemente lessato con odori vari e poi condito con olio, aglio e paprica. Non so perchè lo tiro fuori ora, fa parte di quelle cose che "prima o poi la faccio" e passano settimane, mesi, anni.
Il viaggio in Galizia infatti risale al 2007!
In Galizia lo servono come antipasto senza annessi o connessi, al limite con delle patate lesse. Avevo del polpo lesso avanzato, ho pensato di abbinarlo al riso, anzi a due risi, un po' di ribe e un po' di venere lessati separatamente per creare un'insalata di riso insolita.
Bei ricordi mi affiorano alla mente, bellissimi paesaggi, le baie, le spiagge e le straordinarie scogliere, le architetture tipiche delle case cittadine con i balconi chiusi e riccamente intarsiati per proteggersi dai forti venti atlantici. Una gastronomia ricchissima e un vino eccellente, il miglior bianco di Spagna: l'albariño, un bianco dalla spiccata sapidità e mineralità, fruttato e floreale, fresco e fragrante da giovane, intenso e sorprendente dopo anni di bottiglia.
Ricordo un episodio simpaticissimo, giravamo senza meta precisa, un giorno abbiamo fatto troppi chilometri, attraverso una sorta di canyon, quindi strade tortuose, salite e discese, decidiamo di fermarci in una località balneare che, come diceva la guida, era molto frequentata soprattutto durante il weekend SANSEXO. Quando arriviamo noi? Sabato, d'agosto, alle h 18! Grosso errore, troppo tardi! Andiamo all'uffico del turismo, quasi si mettono a ridere però ci danno una lista di indirizzi e ci mettiamo in cerca, non senza smadonnare per la nostra beozia!
Dopo diversi tentativi ed altrettanti rifiuti, decidiamo che forse sarebbe bene allontanarsi dalla costa, infatti scorgiamo un'indicazione verso monte:
HOTEL SEIXALVO, a SANSEXO e giù a ridere....anche se c'era poco da ridere, erano quasi le h 20, si rischiava di dormire in macchina!!
All'Hotel Seixalvo, un modesto ma dignitoso hotellino in collina con vista sulla baia, eravamo veramente SALVI! Accolti da un signore simpaticissimo e ciarliero che ci mostra "l'instalacion" e ci ubriaca di informazioni, regole e orari. Inoltre dopo aver preso i documenti ci chiamava per nome di battesimo "Patrissio" e Maria Cristina (mi ricordo del "Maria" solo quando devo firmare atti notarili!).
La mattina a colazione era come essere in un collegio, guai a chi fiatava, le fette biscottate e le brioches contate ma ci siamo divertiti un sacco, ci siamo rimasti due notti, si conversava persino con la nonna che stazionava fissa con la sua sedia nel bel mezzo dell'ingresso dell'hotel, lei parlava solo galego (ben diverso dallo spagnolo) e noi italiano, ci si intendeva che era una meraviglia! Un luogo mitico, l'abbiamo rammentato per anni....
Ingredienti x 2 persone
600 gr polpo
acqua, sale, 1 foglia di alloro, grani di pepe, sedano, cipolla
olio extravergine d'oliva
1/2 spicchio d'aglio
paprica forte e paprica dolce
100 gr di riso ribe
60 gr di riso venere
Lessare il polpo con tutti gli odori, poi scolarlo e tagliarlo a fettine sottili. Condire con olio, uno spicchio d'aglio schiacciato e paprica a piacere, mista dolce e forte.
Lessare separatamente i due risi, scolarli, lasciarli raffreddare e poi unirli. Condire con un filo d'olio e posizionare sopra un mucchietto di polpo. Servita a temperatura ambiente, non fredda, è una raffinata ed insolita insalata di riso