ROSSO DI SERA: 14 ristoranti e cantine della provincia di Livorno per l'accoppiata PESCE E VINO ROSSO, coordinata dall'Associazione Italiana Sommeliers di Livorno con la collaborazione della Provincia di Livorno e del Consorzio Strada del Vino e dell'Olio Costa degli Etruschi, patrocinata dalla Camera di commercio di Livorno.
Avevo ricevuto il calendario delle serate (dal 20 marzo al 6 maggio) e sarei andata a tutte quelle in programma fin'ora ma molte date si accavallavano con impegni precedenti e poi proprio tutto non si può fare! Qualcun'altra da qui al 6 maggio magari però.....
Nonostante il giorno 17 avevo in programma la serata LA BIRRA E IL MARE alla Perla di San Vincenzo e due di filato sarebbero state pesanti (considerando che anche la settimana precedente me ne ero fatte ben 4!), la sera prima non ho resistito al richiamo di Bulichella e Scolapasta insieme, promettevano scintille!
Conosco sia l'azienda Bulichella di Suvereto che il ristorante lo Scolapasta di Castiglioncello da anni ma li trascuravo da troppo tempo. Sono contenta di aver compiuto un piccolo "sforzo", è stata una serata gradevolissima, una vera rimpatriata fra vecchi amici come Alessandro Bonaguidi, figlio di uno dei proprietari dell'azienda, cresciuto fra vigneti e cantina, Paola Rastelli, delegato AIS Livorno, Manuela, la moglie dello chef Michele Maltinti, insieme alla quale seguo (a singhiozzo e con scarsi risultati) un corso di fotografia, lo stesso Michele naturalmente che a fine serata si è intrattenuto con i commensali e, non di meno, sia il menu che i vini abbinati non hanno deluso le aspettative.
Un piccolo benvenuto, senza foto, composto da uno squisito crostino di pane con barracuda affumicato da Michele Maltinti, chef e patron del ristorante ha fatto da apripista per:
Antipasto: panzanella d'acciughe con dadolata di verdure e mousse di mozzarella di bufala
acciughe crude in marinata delicata, la dadolata di verdure, sedano, zucchine, carote, cetriolo, condita con un'ombra di senape dolce e la lieve acidità della mousse di bufala per un antipastino sfizioso ed elegante.
Vino: Rubino 2010, doc Val di Cornia ( sangiovese, cabernet, merlot), vino base dell'azienda dalla bella beva grazie alla vivace acidità supportata da buona struttura e carattere, un vino di territorio che non ti delude.
Dalle mie reminescenze di sommelier, sulla carta questo matrimonio era destinato a fallire in partenza! Vino rosso e verdure crude con note acetose anche se lievi? Ero molto scettica, eppure la grassezza dell'acciuga condita con olio extravergine d'oliva, e la morbida acidità della mousse di mozzarella inglobavano le verdure crude e si accordavano con la freschezza del Rubino che chiudeva perfettamente il cerchio e puliva la bocca lasciando un ricordo brioso e pulito. A conferma che non esistono dogmi inattaccabili!
Primo piatto: Ravioli di patate alla salvia con ragù di cacciucco. E qui si va sul velluto, gusti classici per il cacciucco ridotto a ragù, dai toni potenti come tradizione vuole, mitigati dalla dolcezza della pasta all'uovo con ripieno morbidissimo e quasi neutro in perfetto contrasto con l'intensità del condimento fatto a regola d'arte. Piatto perfetto per l'intenso syrah in purezza Hide 2009 IGT Toscana che prende il nome dal fondatore, ora co-proprietario dell’azienda con la famiglia Bonaguidi, Hideyuki “Hide” Miakawa, ma anche dal termine inglese ”hide”, nascondere. Un’etimologia che racconta la lunga sperimentazione condotta in azienda per arrivare a scegliere il Syrah come vitigno sul quale puntare per arrivare ad un prodotto di qualità eccellente. Per anni sono state nascoste queste botti per riuscire a trovare un giusto equilibrio, ed uscire con un vino di personalità e grande eleganza (dal sito www.bulichella.it)
Dal colore rosso rubino cupo, impenetrabile, un vino potente ma equilibrato, di grande struttura e forza espressiva, dal gusto pieno e succoso di frutti neri, note terrose e note tostate di cacao e caffè e spezie come il pepe nero, tannini ben espressi, finale scorrevole, nonostante non abbia ancora raggiunto la maturità espressiva.
Il secondo piatto: branzino in olio cottura, "pettinata" di cavolo romano, salsa bordolese e olive taggiasche , piatto sopraffino, niente da eccepire, pesce cotto alla perfezione, simpatica la "pettinata" di cavolo il cui gusto incomincia a rinforzare la delicatezza del branzino, reso comunque succulento e arricchito dall'olio, infine le olive e la salsa bordolese (al vino Coldipietrerosse) innalzano l'intensità del piatto per un abbinamento piacevole, forse non perfettamente equilibrato, perchè il Coldipietresse 2009 Doc Val di Cornia, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc de La Bulichella, il preferito di Alessandro Bonaguidi, è un vino potente, dai profumi varietali esplosivi, e con una struttura che richiede grandi consistenze e succulenze ma i suoi tannini setosi e la nota fresca del finale, mitigano l'ingresso prorompente in bocca e ne facilitano la beva e pur risultando "sopra" al piatto proposto dallo chef Michele, hanno reso proponibile l'arduo connubio.
Dessert: Fragole brûlée allo Sfiziale con mattonella di bianco mangiare, abbinato all'aleatico passito Sfiziale IGT Toscana, Aleatico passito 100%
Non sono una fanatica di dolci né di vini dolci ma ho assaggiato volentieri questa "mattonella" tecnicamente ben eseguita e nonostante il delicato bianco mangiare, il pan di spagna imbevuto nell'aleatico e le fragole cotte nello stesso vino non potevano che accoppiarsi amorevolmente con questo splendido Aleatico, prodotto con uve appassite "in tunnel" cioè in ambiente chiuso ben ventilato, non sui tradizionali graticci, né al sole, in modo da avere una concentrazione zuccherina minore e mantenere anzi una sapidità che si ritrova nel vino e lo rende equilibratissimo e non eccessivamente alcolico!
NB: Alessandro a tavola mi ha informata, con giusta soddisfazione, che Rubino, Coldipietrerosse e lo Sfiziale sono in carta nel ristorante milanese di Carlo Cracco, scusate se è poco!!! E' stato uno spasso passare la serata al tavolo con lui, la sua simpatia e verve sono semplicemente scoppiettanti, inoltre avevamo degli arretrati, quindi è stato tutto un raccontarsi frenetico per non perdere nessun particolare ma l'aneddoto di come è arrivato a Cracco è stato il clou della serata: volendosi fare un bel regalo, Alessandro ha prenotato telefonicamente e solo soletto ed è partito per Milano alla volta del tempio cracchiano. Ordinando un ripasso della Valtellina, decisamente insolito (perché conosceva il produttore) ha attirato l'attenzione del sommelier che stupito nel venire a conoscenza della sua attività di produttore vinicolo che non si era presentato con i soliti campioni da propinare al ristorante, li ha pretesi!! Inviati in seguito i campioni, il vino ha colpito al cuore ed eccoli in carta!! Quando si dice che ogni tanto vincono i meriti e non le conoscenze! Ma non è finita, mi ha raccontato di non aver detto niente al babbo Stefano ma l'ha portato da Cracco e quando, seduti al tavolo pronti per ordinare ha sbirciato la carta, ha visto con grande sorpresa i suoi vini nella sezione maremmana!!! Si può immaginare la felicità di quell'uomo? Bravi tutti gli amici della Bulichella, senza dimenticare l'enologo Luciano Bandini! E grazie ad Alessandro per la piacevole compagnia.
Complimenti naturalmente allo chef Michele Maltinti per il coraggioso menu proposto, soprattutto antipasto e secondo, al suo staff di cucina, dove lavora anche la sorella Betty e una zia se non ricordo male, non ultimo complimenti anche al gentile e professionale staff di sala!
E ora un po' di foto ricordo dai.....
Il simpatico Alessandro Bonaguidi, la spumeggiante Paola Rastelli, delegato AIS Livorno e il bravo chef Michele Maltinti
La sottoscritta con Alessandro e Hide nel bicchiere
Alessandro, Paola, l'impeccabile sommelier Paolo Leonardi, io e Michele
Un trio di simpatici goderecci che hanno bissato il secondo piatto, il miglior complimento per uno chef! Ma hanno fatto onore anche alla Bulichella e ai suoi vini! In alto i calici!!
Un bel primo piano di Michele, in uno scatto della moglie Manuela
E non mi hai detto niente? Ti avrei fatto volentieri compagnia! Da Leonardo ci si va sempre volentieri!
RispondiEliminaBella serata, ottimo vino e bellissimi piatti, cosa vuoi di più dalla vita?
Ehm, volevo dire: da Michele ci si va sempre volentieri!
Eliminache fame che mi hai messo!
RispondiEliminabuon we
Sono emozionata... certi piatti non possono lasciarmi indifferente... Cris... quando arrivo da quelle parti dovrai prepararmi un itinerario per gustarmi certe prelibatezze.. naturalmente il piatto che mi ha stesa è quello dei tortelli di patata con ragù di caciucco... vengo a vivere da quelle parti...
RispondiEliminaChissà come mai la tua scelta non mi stupisce? :-) ti aspetto, quando vuoi!!!! Baci
Elimina...Amo poco il vino bianco e spesso e volentieri mi piace abbinare il pesce col rosso....quindi la serata mi incuriosisce parecchio. La temperatura del vino? Da super profana, anche se stronca tutti i profumi, col pesce e d'estate mi piace il vino rosso ma un po' freddino...dici che si può fare? Ha attirato la mia attenzione il secondo piatto: mi piace l'accostamento dei sapori e soprattutto la difficoltà nel cuocere il pesce nel modo giusto...brava super reporter mondana! cri
RispondiEliminaInvece dici bene, soprattutto d'estate il vino va messo in fresco, naturalmente la temperatura dipende dalla tipologia di vino ma solitamente si opta per vini giovani, fruttati e leggeri, è difficile bere un Brunello quando fuori ci sono 30°.
RispondiEliminaQuindi per le tipologie di rosse estivo, da pesce, tipo pinot noir altoatesino,i merlot veneti, i rossi laziali come il cesanese o il cerveteri, la temperatura di servizio può scendere a 14-15°, perché poi nel bicchiere, in pochi minuti arriva a 16-18!
Per quanto riguarda i tempi di cottura del pesce, esistono tabelle specifiche né più né meno come le cotture delle carni e bisogna premunirsi di termometro per alimenti. Sarò più specifica in privato....ciao e grazie per l'occasione di precisazioni che offri sempre, sinonimo di grande attenzione :-)
cris
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