Si è da poco conclusa l'edizione n. 15 della manifestazione enogastronomica fiorentina TASTE Pitti Immagine, svoltasi dal 26 al 28 marzo 2022.
Un'edizione che ha un sapore speciale, finalmente in presenza dopo due anni di fermo a causa della pandemia, in una nuova sede bellissima, a Fortezza da basso, ancora più accogliente della storica sede e altrettanto fascinosa Stazione Leopolda, con spazi molto ampi per contenere l'entusiasmo degli avventori accorsi numerosissimi con grande sorpresa degli stessi espositori.
Sono stata alla manifestazione il lunedì, l'ultimo giorno. Qualche espositore era decisamente e comprensibilmente KO, dopo l'assalto del weekend, sottovalutando che il lunedì spesso è ancora più impegnativo del sabato e della domenica!!
Mi sono divertita moltissimo e soprattutto sono contenta di essere riuscita a rispettare la mia scaletta. Mi ero imposta di fare assaggi mirati e di non farmi distrarre da altre golose lusinghe. Puro masochismo, lo so, ma in un giorno si rischia di scoppiare e di non apprezzare in modo adeguato ciò che si prova, se si salta da un genere all'altro senza criterio o semplicemente se si esagera.
Mi sono dedicata alle conserve ittiche e qualche olio extravergine. Poi non ho resistito al peperone crusco ricoperto di cioccolato e un ketchup al crusco di Masseria Agricola Buongiorno e ad una fettina di Jamon Joselito che non si può certo rifiutare! Mi sono concessa anche un paio di bicchieri di vino perchè dopo le acciughe salate come si fa a bere l'acqua??? Bianco sorprendente il Gambellara Classico Creari 2017 di Cavazza, garganega 100% dagli intensi e lunghissimi sentori minerali e balsamici. Una gran bella scoperta!! Anche i rossi comunque non sono da meno..
Un salutino anche agli amici folli ma geniali Carlo e Marianna LE FOLLIE DI CARLO GIUSTI - LA VALLATA LAJATICO, senza assaggio però, perché li conosco bene ed erano letteralmente presi d'assalto tutto il tempo
Per quanto riguarda gli oli, ne ho assaggiati pochi, sono sincera, ma fra quelli che mi hanno particolarmente colpita, segnalo i prodotti dell'azienda agricola abruzzese Marina Palusci. Ho scoperto varietà che conoscevo solo di nome e altre che non avevo proprio mai sentito come la cultivar ghiandaro, elegante e delicata con sentori di baccelli, di fave e piselli e sfumature di liquirizia, proposta con un nome spiritoso "la principessa sul pisello" e in un packaging singolare, sembra vino! Notevole anche l'intosso, varietà tipica abruzzese, dalle caratteristiche più classiche ma qui in un'espressione felicemente potente ed armonica. Altra varietà assaggiata: dritta, di nome e di fatto, pulita e precisa, dritta appunto!!
Simpatici e divertenti i prodotti e i packaging di un'altra azienda abruzzese:
Tenuta Sant'Ilario. L'ampolla olio a forma di oliva, l'olio in pomata nei tubetti come dei colori ad olio
e il sale liquido.
Speciale quello affumicato. Se non ho capito male, usano l'acqua della salamoia delle olive
Conserve ittiche : bella degustazione da
Testa, Catania. Peccato lunedì mancava il simpatico chef Ciccio Sultano, che ricordo dall'ultimo Taste 2020, ma i prodotti da lui firmati parlavano per lui!
Ottime e originali le conserve di
Fish Different. Una crema d' acciughe fresche da leccarsi i baffi e l'alaccia, che non è molto conosciuta ma bella carnosa e saporita, ben conservata in olio extravergine, con la sua bella livrea argentata. Molto fine anche la loro colatura di alici
Non sono riuscita ad avvicinarmi ad Armatore che comunque conosco, perché lo stand era sempre gremito. Ho assaggiato anche qualcosa di lago. Eccellente il coregone affumicato dell'azienda valdostana
Altura. Non mi hanno convinto invece le bottarghe grattugiate di salmerino, trota e coregone. Troppo sapide e secche.
Ho conosciuto anche il simpatico titolare di
Shark, col quale ero entrata in contatto tempo fa. Andrò a trovarlo a Prato. Allo stand non offriva degustazione prodotti
Il mio bottino di riso a fine giornata! Presentandomi ai produttori, non ho potuto fare a meno di parlare del nostro clan del risotto del venerdì e tutti si sono mostrati piacevolmente incuriositi. Non volevo assolutamente passare da foodblogger che fa la spesa ma qualcuno ha voluto omaggiarmi dei prodotti e non ho potuto rifiutare. Altri li ho acquistati allo shop di Taste. Ne ho per un bel po', mi divertirò a studiare un risotto adatto ad ogni riso!!
Non ho visitato tutti gli stand di produttori di riso ma quasi. Peccato mancavano rappresentanti toscani, lucani, siciliani, calabresi e sardi. C'erano alcuni rappresentanti delle zone risicole classiche del nord: lomellina, veronese, biellese, vercellese. Peccato perché proprio per le zone meno note, quella di Taste sarebbe una vetrina internazionale importante.
Riso Zaccaria, nel biellese. Tante stuzzicanti varietà e tipologie come il Carnaroli vintage, il perla e il crema, riso nero Otello, Rosa marchetti.... Non solo riso ma anche farine di vari tipi di riso e finezze.
Mi divertirò presto con il loro vintage, gentilmente omaggiato. Ordinerò on line anche altro sicuramente!!
Altri omaggi: Riso del Vo', riso vialone nano classico e classico semilavorato, grazie all
'azienda La Pila di Isola della Scala, Vr. Il brand Riso del Vo’ prende il nome da “Vò”, un borgo di Isola della Scala che ha storicamente una grande tradizione nella coltivazione del riso, comprovata dalle numerose Ville e Cascine che ancora oggi esistono in quella zona e che portano quel nome
Riserva San Massimo, che non ha certo bisogno di presentazioni, è uno dei risi più famosi d'Italia prodotto in un'oasi naturale protetta all'interno del Parco del Ticino. Conoscevo solo il loro Carnaroli classico e l'ho usato una volta a casa di un'amica per una risottata in compagnia, era un piacere da cucinare! Avevo fatto un figurone ! Mi hanno stupita per la cordialità e, nonostante la fama, sono molto disponibili. Anzi, mi hanno offerto tue tipi di Carnaroli, classico e integrale, invitandomi nella loro meravigliosa riserva naturale che è vicina al mio paese d'origine. Prima o poi mi fermo quando vado su da mamma!!
Carinissima, gentile, entusiasta, la titolare di Cascina Oschiena che mi illustra il loro progetto di oasi naturale in Baraggia e mi fornisce molte informazioni su aspetti che non conoscevo in merito alle colture in sommersione e in asciutta. Ho ancora tanto da studiare e che belli questi momenti di confronto e di approfondimento.! Già carica di campioni, non resisto ad acquistare anche il loro Carnaroli che userò presto.
Curioso il Reperso, una tipologia unica, ottenuta dopo anni di ricerca e sperimentazione dall'
Azienda agricola Lodigiana che a dispetto del nome è sita nel vercellese. Proposto in un packaging sontuoso, offre un chicco "fuori misura" con proprietà e caratteristiche che promettono mantecature perfette....Curiosa come una scimmia, non ho potuto fare a meno di acquistarlo. Ha un prezzo importante, in linea con la sua preziosità. Noblesse oblige..
Fine del racconto. Se ne riparla nei risotti!
Che bella la tua avventura con il riso! Sono molto orgogliosa all’idea di far parte del Clan che ha incuriosito i tuoi ascoltatori e aspetto notizie su come scegliere il miglior abbinamento riso-condimento. Ho scoperto il riso nero grazie a Giuliana e mi piace quasi più di quello bianco: consistenza, aroma... E bello il riso dell’ultima foto. Per il resto, da tempo vorrei assaggiare le alacce ma non le trovo mai. L’olio in pomata come è ottenuto? E a cosa serve specialmente? Il sale liquido be’ una bella trovata per riciclare la salamoia (-:
RispondiEliminaBella anche la Fortezza, ma la mania di fare le fiere in padiglioni senza finestre la trovo sempre di una tristezza unica.