lunedì 11 gennaio 2016

GATTO' CON LE ACCIUGHE PER LA GIORNATA NAZIONALE DEL GATTO', CALENDARIO DEL CIBO ITALIANO AIFB

 
Oggi si celebra la Giornata Nazionale del GATTO' DI PATATE, Ambasciatrice Maria di Palma, del blog La Caccavella
 
Le Giornate Nazionali si inseriscono nel progetto Aifb CALENDARIO DEL CIBO ITALIANO , che è la risposta italiana al National Food Calendar statunitense e alle diverse giornate nazionali o internazionali dedicate ad un piatto o ad un prodotto tipico dei vari Paesi del mondo.
Il progetto,  nato da un'idea di Patrizia Malomo e Alessandra Gennaro ed è patrocinato, sviluppato e condiviso dai soci dell'Associazione Italiana Food Blogger,  si propone di diffondere la cultura e la tradizione gastronomica dell'Italia, attraverso l'istituzione di un calendario in cui si celebrano in 366 giornate e 52 settimane nazionali i nostri piatti e i prodotti più tipici, scelti sulla base della loro diffusione e dei loro legami con la cultura popolare e organizzati sulla base del calendario delle stagioni e delle ricorrenze litugiche o istituzionali.


Ciascuna delle 52 settimane è dedicata all'approfondimento di un tema scelto fra quelli che hanno maggiormente influito sulla storia della gastronomia italiana, così da delienarne in modo preciso la sua fisionomia. Ciascun giorno dell'anno è dedicato alla celebrazione di uno dei piatti o prodotti tipici che ne hanno decretato la fama.
L'obiettivo è quello di dar vita ad una vera e propria festa del cibo italiano, in modo corale e costante, nell'ottica di un riscatto della tradizione, delle eccellenze del territorio della storicità delle testimonianze umane e della tutela delle tecniche tramandate di generazione in generazione, nella consapevolezza che anche la cucina italiana è un patrimonio culturale, le cui ricchezze vanno quindi tutelate e preservate in primo luogo da chi a questa cultura appartiene per origine e per nascita.
 
Contribuisco alla Giornata Nazionale del Gattò di Patate con una mia versione con le acciughe, ideata durante la raccolta UN'ACCIUGA AL GIORNO. 
 
 
La cucina napoletana annovera dei piatti dai nomi divertenti e scanzonati come la sua gente. Il gattò è uno di questi. Mi ha sempre fatto ridere la storpiatura del gateau francese in gattò alla napoletana, troppo simpatica! Ce lo racconta approfonditamente Maria nel suo post introduttivo: è un noto tortino salato di recupero a base di patate, formaggio e salame/salsiccia/prosciutto, formula variabile appunto a seconda degli avanzi. Si posizionano a strati  oppure si macina e si mischia tutto insieme.
E allora dal momento che ci si può buttare un po' di tutto nel gattò, quasi come in una zuppa, perchè no con le acciughe, che vengono spesso preparate in teglia con le patate e poi passate al forno. Volendo però rispettare la tradizione, oltre a dargli la classica forma a torta, ho inserito anche della provola e ho azzardato una pancetta affumicata che, proprio come tradizione vuole, era un rimasuglio di una precedente preparazione.
Avevo già sperimentato l'affumicato con lo sgombro, nel TRAMEZZINO DI SGOMBRO E SCAMORZA AFFUMICATA  e mi era piaciuto moltissimo, quindi ho voluto provarlo con le acciughe e non sono rimasta delusa anche se in questo caso, l'affumicato è smorzato dalla dolcezza delle patate, burro e panna, per un risultato sorprendentemente delicato.

La ricetta, si fa per dire, per un gattoncino per 2 persone:

2 grosse patate a pasta gialla (ca g 350-400)
20 g di burro
1 uovo intero
1 cucchiaio da minestra di panna fresca
2-3 cucchiai da minestra di provola grattugiata
50-60 g di pancetta affumicata tagliata a dadini
10-15 acciughe fresche
sale, pepe, noce moscata qb
burro + pan grattato per imburrare la teglia

Ho usato una teglia tonda del diametro di ca 17 cm.
Ho lessato prima le patate naturalmente, poi le ho pelate e le ho passate nello schiacciapatate ancora calde, ho unito tutti gli ingredienti amalgamandoli  bene, regolando di sale, pepe, e anche un pizzico di noce moscata, volendo si potrebbe aggiungere anche un'erba aromatica, timo magari però normalmente nei gattò non c'è.
Ho imburrato e cosparso di pan grattato la teglia, ho versato il composto sul fondo livellandolo in un primo strato, nel mezzo ho posizionato le acciughe fresche diliscate e aperte a libro, formando un paio di strati, salate e pepate, e poi ho ricoperto con un secondo strato di composto. Passato in forno a 180-200° per ca 30-35 min. Poi l'ho sformato rovesciandolo, ho aggiunto sulla superficie del gattò ancora un po' di pan grattato e fiocchetti di burro e  l'ho rimesso in forno a gratinare per altri 10 min. Per gustarlo al meglio è bene toglierlo dal forno e lasciarlo intiepidire un po' prima di consumarlo perchè è più buono ma soprattutto si riesce a tagliare bene.
 
Buon gattò con due "t" e l'accento sulla "o"!!
 

10 commenti:

  1. Non ho dubbi sull abont di questo gattò, anche io faccio spesso alici e patate per cui si può replicare!

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  2. splendido...io non l'ho mai fatto e mi sembra il momento di rimediare.

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  3. Benedetto il giorno che t'ho incontrato !!! Per via di tutti i suggerimenti dove aggiungere le acciughe...grande !

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  4. me lo ricordavo questo!!! anzi, lo avevo anche preparato!!! e quasi quasi lo rifaccio pure a Sing Sing!!

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  5. Ovviamente le acciughe non potevano mancare! :-D E non posso che apprezzare, sarei anche curiosa di provarle con la pancetta, credo di non averle mai associate.
    Bellissima introduzione al post, chiara concisa ed esaustiva...quando sarà il mio turno te la copierò! :-D
    Un abbraccio, Cristina!

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  6. Splendido l'abbinamento con le acciughe, non ci avrei mai pensato! Devo assolutamente provarlo. Grazie per il tuo contributo e viva il Calendario ;) Maria

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  7. La versione con le acciughe mi manca... e mi manca proprio nel senso che ne sento fortemente la mancanza, anche a quest'ora!!

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  8. Il tuo gattò è bellissimo e molto invitante ;-)

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  9. Bellissimo e sicuramente anche buono anche se non amo particolarmente le acciughe

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