Devo ringraziare Anna Laura Mattesini di Eat Parade blog per aver lanciato l'appello a realizzare una ricetta col bergamotto per la Giornata Nazionale del bergamotto del Calendario del Cibo Italiano, perché era uno di quegli ingredienti che sai che esistono ma non ti decidi mai a scovare e ad utilizzare!!
Non l'avevo proprio mai visto né assaggiato. Lo sconoscevo giusto come aroma del famoso tè Earl Grey che mi piace molto. So che si usa in profumeria e stop.
La zona di maggior produzione italiana è la fascia costiera della provincia di Reggio Calabria. Le sue origini non sono certe, probabilmente una variazione dell'arancia amara, e il nome pare derivi dal turco "berg amudi" = pero del signore, per la sua forma che ricorda un po' la pera bergamotta. La polpa è molto acida e più amara quando è poco matura, la buccia è ricca di oli essenziali che sprigionano una fragranza particolarissima e molto intensa, fresca e amaricante. E' una miniera di vitamine e contiene molti nutrienti preziosi per la nostra salute che tengono a bada trigliceridi e colesterolo e aiutano la circolazione, un super food a pieno titolo!
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Ho trovato i bergamotti in un supermercato su al Nord, incredibile vero? Però ne sono rimasta compiaciuta perché girando fra i banchi e ammirando ogni sorta di frutta esotica, mi sarei arrabbiata se non avessi trovato i bergamotti!! E invece sono stata accontentata. C'erano pure i cedri ma non i chinotti per dire...comunque, missione compiuta!
Nella confezione ho trovato delle utili istruzioni per l'uso dello Chef Davide Oldani che raccomanda un'infusione di bucce di bergamotto e alloro, che ne esalta il gusto. Prendo subito nota naturalmente.
E poi ripesco un'idea di Moreno Cedroni che ho già sfruttato altre volte, il puré di patate al lime, variando l'agrume originale con quello di turno, e quindi vado di bergamotto!! Superlativo!
Non voglio rifare la stessa ricetta cedroniana che comunque è notevole: Carpaccio tiepido di palombo con puré di patate al lime e salsa di rucola; cambio pesce: il pesce spada mi sembra più in sintonia con la Calabria, luogo di maggior provenienza dei bergamotti italiani, e poi opto per un agrodolce, utilizzando un miele d'agrumi, coerentemente di Calabria. Una ricetta semplice ma non banale e soprattutto di grande intensità e che profumerà tutta la casa!
Ingredienti per 2 persone
400-450 g trancio di pesce spada mediterraneo, meglio ancora se proveniente dallo Stretto di Messina (spessore 1 -1,5 cm)
1 cucchiaio di miele d'agrumi di Calabria
Succo e scorze di 1/2 bergamotto* non trattato (50 ml ca)
1-2 foglie d'alloro fresco
olio evo dal gusto fruttato, non amaro
farina 0 qb
sale qb
Per il puré:
250 g di patate gialle
succo e scorza di 1/2 bergamotto* non trattato (50-60 ml)
latte, olio evo fruttato, non amaro qb
1 finocchio grande
* i bergamotti utilizzati pesavano 200-250 g cad.
Lavo le patate, senza asciugarle, bucherello la buccia e cuocio in microonde, coperte, per 3 minuti per parte, girandole a metà cottura. Le taglio a metà ancora bollenti e senza pelarle, le passo nello schiacciapatate, la pelle rimarrà attaccata al disco forato dello strumento. Raccolgo la polpa passata in un pentolino, diluisco con un po' di latte, fino ad ottenere la cremosità voluta, manteco con olio e infine aromatizzo con la scorza grattugiata e il succo del bergamotto. Regolo di sale.
Lavo, mondo e affetto finemente il finocchio. Scotto le fette un minuto nel microonde senz'acqua e poi le faccio tostare in padella antiaderente, appena velata d'olio. Condisco con un pizzico di sale e i ciuffi verdi del finocchio, a crudo.
Privo la fetta di pesce spada della pelle e della spina centrale, ricavo 4 scaloppine che infarino abbondantemente e poi faccio rosolare in padella antiaderente con poco olio e la foglia di alloro, girando da ogni lato. Bagno con un'emulsione di succo di bergamotto e miele appena scaldato in modo da scioglierlo bene, faccio consumare un poco, aggiungendo anche le scorze grattugiate. Tempo di cottura 4-5 minuti massimo, per lo spessore indicato.
Servo le fette di spada nappandole con la cremina formatasi, una quenelle di puré e le fette di finocchio tostate. Narici e palato si inebriano, gioiscono e ringraziano!!
Mannaggia io qui i bergamotti proprio non li vedo, peccato.
RispondiEliminaSei ultra fortunata Cristina, io che sono vicinissima alla Calabria, non è trovati, pur avendo costretto il marito ad un tour degli iper nel raggio di 10 km..devo applicarmi di più
RispondiElimina*non ne ho
Eliminaassolutamente da provare, sembrano deliziose. Posso immaginare il profumo!
RispondiEliminaGrazie cara, hai saputo valorizzare al meglio questa eccellenza della mia Terra e te ne sono grata. Bacio.
RispondiEliminaThank you so much for sharing!
RispondiEliminaFatto con biobergamotto. Aggiunto qualche aghetto di rosmarino tritato e usato la farina di ceci, idea presa da un altro blog. Squisito! Da tenere presente quando si trova il pesce spada.
RispondiEliminaHo eliminato il pure’ perche’ Mi ricorda la sbobba ammannita mi dalle suore per una settimana dopol’operazione alle tonsille. Altamente salutare per il loro portafogli, dato che per il resto si incollava alla bocca e non andava ne’ su ne’ giu’. Il gelato sarebbe stato troppo lussurioso....
Pensavo di provar a sostituirlo con qualche castagna lessa ripassata in padella alla fine.
perchè no, un elemento dolce a contrasto con l'agro va sempre bene, non ho mai provato con le castagne ma ce le vedrei proprio bene. Grazie per il suggerimento!!
Eliminaps: io adoro il puré invece ma mi piace bello sodo non sbobba infatti ;-)
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