venerdì 15 luglio 2016

FORTE VINTAGE, SUPER JAM SESSION CULINARIA E VINICOLA, MINERVA BEACH - FORTE DEI MARMI


Forte Vintage, 12 luglio 2016, Minerva Beach, Forte dei Marmi 

Forte Vintage o elogio della semplicità, sublimata, voluta  e goduta. Un caloroso omaggio alla tradizione culinaria fortemarmina  più verace, dall'intramontabile  fascino chic e disinvolto, in una sede, il Minerva Beach,  che ne è esemplare emblema.
Le premesse dell'esclusivo e brillante evento, illustrate nel mio precedente post, sono state più che rispettate.  I quattro chef protagonisti dell'imperdibile jam session culinaria, Gaio Giannelli,  Alessandro Filomena, Angelo Torcigliani, Andrea Madonia,  hanno interpretato il loro ruolo con grande professionalità e partecipazione, condite con verve,  simpatia, piacere della convivialità e dell'amichevole collaborazione, e hanno offerto una serata indimenticabile dall'atmosfera rilassata e gioiosa, in un contesto affascinante.




Un po' di backstage  in cucina prima del via. Innanzitutto la foto di gruppo dei "fantastici quattro"
 Alessandro, Angelo, Andrea e Gaio

Marco Bellentani, organizzatore e moderatore della serata, supervisiona le preparazioni in cucina.

Lavoro di squadra: tutti assieme appassionatamente ad aprire le cozze per l'antipasto  di Filomena, Gabriele Vannucci (con i singolari occhialoni verdi) pastry chef, amico e collaboratore di Angelo Torcigliani, Angelo, Alessandro e Andrea


Angelo Torcigliani prepara la sua sauce tomate à l'ancienne, spremendo cioè  i pelati con le mani, perché "non c'è attrezzo migliore delle proprie mani"

Gaio sforna le mitiche  "schiacciatine", sottili e croccanti. Ma ci regala anche delle goduriose sfogliatine farcite con  foie gras e nocciole mentre il barman inizia a deliziare gli ospiti con cocktail speciali elaborati con i liquori della linea Essentiae di  Bosoni di cui poi gusteremo anche i vini.


Questo era solo per ingannare l'attesa mentre gli ospiti arrivavano alla spicciolata,  poi si passa al vero aperitivo, nel "chiringuito" sulla spiaggia! Squisito prosciutto delle montagne apuane rigorosamente tagliato al coltello da Gaio, meraviglioso e fragrante pane scuro a lievitazione naturale e un raffinato e fresco Montellori brut pas dosé 100% chardonnay. Una partenza coerente, essenziale ed elegante, sublime semplicità, come volevasi dimostrare. 



Ci accomodiamo al tavolo, mio marito ed io, insieme a Diego Bosoni, azienda vinicola  Lunae con un suo simpatico amico, Evelina Nappini, in rappresentanza di  Fattoria Montellori e Paolo Petroni dell'Enoteca Vanni di Lucca, una piacevolissima compagnia estemporanea che devo abbandonare  spesso (ma li avevo avvisati  sin dall'inizio della cena scusandomi) causa missione foto. Dura vita da food blogger!

Il comparto vinicolo: Diego Bosoni ed Evelina Nappini - foto Simona Palumbo

In realtà, mi diverto un mondo ad intrufolarmi, come mia abitudine, in cucina, insieme a Simona Palumbo, a parlare con gli chef ed immortalare i preparativi. Le sue foto sono bellissime, lei è una professionista ed ha un occhio felice, coglie il cosiddetto attimo, è bravissima! E' riuscita a far mettere in posa anche mio marito, nel set preparato per immortalare tutti gli ospiti,  e ci ha regalato un ritratto da incorniciare.

E ancora, qualche ritratto vip di Simona Palumbo:  il primo cittadino di Forte dei Marmi Umberto Buratti con la gentile consorte


Fubi's family: Stefano Fubiani e la bella moglie Tiziana Antoni



Tocca a Filomena aprire le danze con le sue cozze ripiene ripiene, un classico versiliese, robusto, verace  e popolare,  che l'impeccabile chef del Franco Mare di Marina di Pietrasanta, propone in una personale e sorprendente rilettura.


Come ci spiega lo stesso autore, le cozze vengono aperte, farcite con macinato di manzo, parmigiano, pane, aglio e pepe,  richiuse, messe sotto vuoto e cotte a vapore anziché affogarle nella salsa di pomodoro come tradizione vuole. La salsa di pomodoro viene messa sul fondo del piatto insieme ad una seconda salsa  straordinaria realizzata con pane di grano arso a lievitazione naturale e acqua delle cozze. Sopra le salse vengono adagiate le cozze,  aperte e sgusciate solo al momento del servizio, in modo che mantengano tutti i loro preziosi umori e sprigionino  il loro caratteristico aroma.  Completa il piatto una spuma di pecorino soffice e intensa per un risultato complessivo potente eppure elegante. Parafrasando una celebre definizione di un grande rosso italiano: pugno di ferro in guanto di velluto.


Il profumato  e intenso Colli di Luni Vermentino Lunae, etichetta nera,  di Cantine Lunae, sposa con successo questo felice esordio del simpatico chef, che ho finalmente il piacere di conoscere e che scopro avere origini conterranee,  e mi riprometto di andare a trovare quanto prima perché galeotta fu la cozza!

Dopo l'antipasto, è la volta di Angelo Torcigliani, appassionato e virtuoso chef e titolare del Merlo di Camaiore che conosco e apprezzo ormai da qualche anno. Angelo si esibisce con il suo pentolo, direttamente sulla spiaggia mentre uno spicchio di luna fa capolino, e risotta le sue penne alla Maitò,  declinate in versione  delicatamente arrabbiata con una superba salsa di pomodoro, insaporita da un'infusione di olio extravergine d'oliva, succo d'aglio e peperoncini piccanti coltivati personalmente da Angelo e che tapezzano un'intera parete del  giardino del Merlo.  Succulenta semplicità abbracciata ancora dal vermentino lunigiano.



Gaio Giannelli, infaticabile patron, chef e anima del Pozzo di Bugia di Querceta, gaio di nome e di fatto, grande  gaudente e vero  deus ex machina della  sede diurna, ovvero il  Ristorante del Minerva Beach, nonché artefice di Forte Vintage con la collaborazione dell'amico Marco Bellentani, fa la sua apparizione sul green carpet della spiaggia con un classico e scenografico carrello da sala, la cui cupola argentata cela una succulenta e morbidissima vitella da latte cotta per ventiquattrore in forno a 50-60° C, affettata direttamente dal Giannelli, con tanti aiutanti tutt'intorno a leccarsi baffi e dita, e servita con immancabili e impeccabili patate arrosto e verdure al forno. Un piatto confortevole che più confortevole non si può. Magistrale semplicità e amarcord per Bruno Vietina, fondatore dello storico Maitò, dove Gaio muove i suoi primi passi nel mondo della ristorazione.


Anche il sindaco di Forte dei Marmi assiste e commenta il taglio in uno scambio di battute e commenti divertenti col capannello di gente che piano piano si raggruppa intorno al carrello della vitella.  Uno spettacolo nello spettacolo.



Dicatum 2007, corposo sangiovese 100% affinato per un anno in tonneaux da 500 litri, Fattoria Montellori, per la speciale vitella

E si conclude in bellezza con il più giovane del gruppo, Andrea Madonia, creativo e fantasioso chef di Fubi's, nicchia gastronomica viareggina creata dall'intraprendente Stefano Fubiani, fra gli ospiti della serata insieme alla splendida moglie. A Madonia è stato affidato l'arduo compito di reinterpretare un evergreen versiliese, mito della gelateria artigiana locale: il dessert Versilia un semifreddo in barattolo, a base di gelato alla crema e cioccolato con base di pan di spagna e liquore di cui esistono anche molte varianti e gusti.

Andrea  non snatura la composizione del dolce, rimescola ma rispetta gli ingredienti, gioca con la presentazione e ne propone due tipologie: una composta in una mezza sfera di cioccolato adagiata in equilibrio su un dischetto di pan di spagna e una versione a forma cilindrica, racchiusa da una pellicola di amarena a ricordare il barattolo stesso.

Sorpresa finale con una perla rara che Diego Bosoni offre con generosità : Refursà Cinque Terre Sciacchetrà 2009  (unica annata prodotta), avvolgente, morbido e intrigante con raffinate note di miele e cedro candito bilanciate dalla freschezza e sapidità del vermentino rivierasco.

Dei semplici biscotti casalinghi accompagnano lo Sciacchetrà e non vice versa. E il cerchio si chiude, la semplicità si sublima in un  piccolo gran finale di una serata orchestrata magistralmente e condotta con viscerale passione e grande divertimento da parte degli stessi autori per il piacere dei commensali, cullati, dimenticavo, anche dal piacevole e sobrio sottofondo musicale, giustamente vintage,  con la voce e chitarra di Corrado Cricco.

Abbandoniamo a malincuore l'allegra compagnia ma una volta tanto, non sono la prima a scappare, grazie alla presenza del consorte, superiamo abbondantemente la mezzanotte anche se ci aspetta un'ora d'auto per rientrare; prima però non scampiamo alla  foto di gruppo di rito con chef, sous-chef, vignaioli, ristoratori, amici e mariti, giornalisti e ...ops...una food blogger! Ancora un bello scatto opera di Simona Palumbo, La Fonderia.


Al prossimo Forte Vintage, direi, che ha tutte le carte in regola per diventare un vero appuntamento mondano  ma sobrio e verace nel migliore stile forte marmino, coerentemente semplice e sublime secondo il verbo di  Gaio Giannelli. Amen!

Grazie Gaio, Marco, Simona, Alessandro, Andrea, Angelo, Diego, Evelina  per la splendida serata e buona estate a tutti!





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