sabato 12 settembre 2015

IL PESCE CASTAGNA

 
Ieri mattina ho fatto un salto alla mia solita pescheria, volevo il nero di seppia e degli sgombri, sono uscita  con l'inchiostro ma senza sgombri. Dovevo fare una prova piatto sia col nero che con gli sgombri per un prossimo evento, ne avevo urgenza; allora ho fatto un corno ai miei simpatici amici della Punto Mare e sono andata  a cercarli altrove. Ho provato alla pescheria della Coop, c'erano  gli sgombri e anche questo pesce curioso, il pesce castagna o castagnola, mi sembra di averlo già visto, forse l'avrò anche assaggiato ma non ricordo e non so perché  non l'abbia mai preso in considerazione.  E no, non va bene, non per chi ha un blog di nome Poverimabelliebuoni!! Non sembra essere un pesce tanto comune o comunque non molto presente sul mercato,  bisogna assolutamente provarlo! Mi informo sulla provenienza, dicono "pescato in Sardegna" e che è simile al Sarago, mah....€ 12/Kg, sarà....
 
 
Avevo previsto altro per pranzo ma cambio programma, lo fotografo e lo condivido su fb taggando gli amici paladini del pesce dimenticato, presumendo che non sia un pesce tanto diffuso: lo chef Maurizio Marsili, il patron di Vigna Ilaria Andrea Maggi, la coordinatrice del progetto Il Pesce Dimenticato Daniela Mugnai, gli amici chef Deborah Corsi e Ivano Lovisetto. La foto scatena un mare di commenti e di likes anche da parte di sconosciuti, amici degli amici fb. Chi ostenta familiarità, chi non l'hai mai visto né assaggiato. Maurizio suggerisce di cuocerlo pochissimo se scaloppato e spellato.
Avendo appreso proprio da lui, avevo già intenzione di sfilettarlo e passarlo velocemente in padella antiaderente per assaporarlo al naturale, per capirne il gusto e la consistenza e decidere per una prossima volta quale fosse il modo migliore per cucinarlo. Qualcuno ha suggerito all'acqua pazza, qualcuno al cartoccio, propenderei per la seconda soluzione.
 
Lo sfiletto, le carni sono rosate e sode al tatto, la pelle viene via bene, lo scaloppo tagliando  dei trancetti nella parte più alta, 1,5 cm ca. La parte della coda la riservo per farci un veloce ragù per la pasta, era un bel pesciolone di 1 kg, per noi due anche troppo.
 
Scaldo la robusta padella antiaderente, appena sporcata d'olio evo, a  90-95° C, cuocio i filetti 45-50 secondi per lato, lascio riposare altri 30 secondi e poi impiatto (piatto caldo), accompagno con melanzane aglio e prezzemolo (avanzate dalla sera prima) e qualche carotina (cotta velocemente al microonde) che non guasta mai, rinforza l'esiguo avanzo di melanzane e aggiunge una vivace nota colorata al piatto.
 
 
Ottimo direi, proprio come il sarago no, come mi avevano detto, mi è sembrato più vicino alla leccia ma più fine nel gusto, saporito e sufficientemente sapido, non ho messo sale.
 
Sarà anche "basse cuisine" ma è un mangiare sano, salutare, pratico ed economico, pesce e verdure e olio evo buono, che altro?
 
E  anche il pesce castagna è sul blog!

4 commenti:

  1. Piacere di sapere come comportarsi con le castagne. Spero di incontrarne presto!

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  2. bello questo pesce, non l'ho mai assaggiato. Anche io mi lancio volentieri in assaggi di pesci sconosciuti, ma non sempre lo documento. Se mi capita il pesce castagna lo provo, grazie.

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  3. E oggi devo capire cosa fare con una piccolissima castagna due lucerne che qui non ci sono nemmeno, ahi! e il più grosso cefalo “di mare” dell’universo!

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