Potevamo farci sfuggire un'occasione così ghiotta? l'MTC è giunto alla sua 50a sfida, nell'anno giubilare cattolico, e allora giubiliamo pure noi!!! Nel senso che formalizziamo il giubilo perché in realtà, non si fa altro, ogni mese, ad ogni sfida, è un continuo giubilo ed un crescendo di emozioni, gioie, euforia, idee, novità. Durante questo anno giubilare si annunciano infatti sorprese, premi e cotillons come si conviene nei festeggiamenti ma in puro stile emmeticino naturalmente!!
L'Mtchallenge è un bellissimo gioco virtuale ma che si basa su attività materiali e reali, una sfida culinaria, in cui si cimentano ormai 160 food blogger e non food blogger (una più una meno a seconda delle sfide), che ebbe inizio nel 2010, siamo la community più longeva del web!
Mt è l'acronimo di Menu Turistico, il titolo del blog, creato da Alessandra Gennaro e Daniela Ferri, che ha generato la sfida, challenge, in inglese, perchè l'ispirazione è americana. Tutta la storia e la spiegazione dei regolamenti sul sito Mtchallenge perché in seguito la gara si è perfezionata e ingrandita al punto da creare un sito apposito, oggi arricchito di rubriche di approfondimento e altre attività connesse.
Mt è l'acronimo di Menu Turistico, il titolo del blog, creato da Alessandra Gennaro e Daniela Ferri, che ha generato la sfida, challenge, in inglese, perchè l'ispirazione è americana. Tutta la storia e la spiegazione dei regolamenti sul sito Mtchallenge perché in seguito la gara si è perfezionata e ingrandita al punto da creare un sito apposito, oggi arricchito di rubriche di approfondimento e altre attività connesse.
Tutto ebbe inizio dall'uovo, ab ovo, come imponeva la tradizione romana, finito fritto in padella nella prima sfida appunto e da lì è partita la gara che si rinnova ogni mese, secondo un preciso meccanismo che vede uno sfidante lanciare un tema culinario o un piatto ben definito, su cui gli "avversari" si cimentano, sfidando se stessi e le loro capacità, elaborando varianti e interpretazioni, scatenando fantasia e creatività. La proclamazione del vincitore, alla fine del mese, è l'innesto di una nuova sfida, con un nuovo piatto su cui cimentarsi, in uno scambio continuo di saperi condito da leggerezza ed allegria.
Non si vince null'altro che la soddisfazione di detenere il nuovo ruolo di sfidante. Per chi non lo ha mai provato, non si può capire cosa significhi. Il coinvolgente clima di spensieratezza, divertimento ma anche di sete di apprendimento, di scambio di opinioni e consigli sulle tecniche, il rispetto delle regole nonostante l'atteggiamento scanzonato, rende questo gioco speciale, avvolto da un'aura di mistero indefinibile.
Io ho scoperto l'Mtchallenge nel gennaio 2011, con la sfida n. 6, gli involtini di verza, mi ero appena affacciata nel mondo della blogsfera e ne sono stata risucchiata vorticosamente, inutile dire che non ne sono più uscita. E' diventata una specie di droga, una malattia contagiosa. Si aspetta tutti quanti con ansia l'annuncio del vincitore, poi c'è l'attesa della nuova sfida, e poi si dà inizio alle danze senza mai smettere di cazzeggiare e divertirsi sui social, nel gruppo della nostra community, facendo per esempio il toto vincitore e poi il toto sfida. Ma c'è anche il gioco degli indizi, alla vigilia dell'annuncio della sfida, partoriti dalla perfida fantasia della madrina dell'Mtc, Alessandra Van Pelt Gennaro, praticamente impossibili da decifrare ma che scatenano l'ilarità generale, in primis dell'ideatrice, per i tentativi fantasiosi e strampalati di interpretazione forniti da ognuno di noi.
E ancora le E-saltate, ovvero l'Mtchallenge delle vacanze, quando cioè a luglio e agosto il gioco si arresta ufficialmente ma c'è la versione estiva che consente di cimentarsi nelle sfide che si sono saltate.
Per non parlare dei premi fotografici 30 mm e gli ambitissimi premiiiiii scherzosi della Van Pelt!!!
Inoltre, dal virtuale siamo spesso passati al reale, con molti partecipanti ci siamo incontrati, conosciuti, apprezzati, sono nate belle amicizie e fra poco ci aspetta il primo raduno!! Sarà un happening memorabile, lo so.
E ancora le E-saltate, ovvero l'Mtchallenge delle vacanze, quando cioè a luglio e agosto il gioco si arresta ufficialmente ma c'è la versione estiva che consente di cimentarsi nelle sfide che si sono saltate.
Per non parlare dei premi fotografici 30 mm e gli ambitissimi premiiiiii scherzosi della Van Pelt!!!
Inoltre, dal virtuale siamo spesso passati al reale, con molti partecipanti ci siamo incontrati, conosciuti, apprezzati, sono nate belle amicizie e fra poco ci aspetta il primo raduno!! Sarà un happening memorabile, lo so.
Ho creato il mio secondo blog Insalata Mista per partecipare alle sfide in cui non potevo infilare i pesci di Poverimabelliebuoni. E ho vinto la mia unica sfida (per ora), la n. 14, proprio con Insalata Mista, cimentandomi nei profiteroles che mai avrei pensato in vita mia di poter fare!!! E' proprio questa la magia dell'Mtchallenge che ti coinvolge così tanto che non puoi rinunciare semplicemente perchè "no, non sono capace" o "non mi va", devi provare, metterti alla prova, è una sfida prima di tutto con se stessi per recuperare un sapere, una manualità che andrebbero perdute.
Ci sono state sfide che mi hanno messo in ginocchio. La più dura di tutte, in assoluto: IL DANUBIO, che quando sono andata a Napoli e sono passata davanti alla famigerata (per me) pasticceria Scaturchio, ho avuto i brividi!!!
Anche il recente pan di spagna o i babà mi hanno fatto penare non poco. Si capisce che la mia propensione non è proprio verso i dolci, soprattutto lievitati? Però con i baci di Annarita mi sono divertita un sacco e con la compagna Mariella, abbiamo battuto il record di produzione!!
La lista delle sfide che mi hanno entusiasmato invece è lunga, difficile scegliere: le raviole del plin, le polpette, i pici, le tagliatelle, le arancine, il quinto quarto, il pâté, le crêpes, la Caesar Salad, la piadina, la pasta al pomodoro, l'hamburger....
E come si può provare l'ebbrezza di vincere, ci si può anche macchiare dell'onta del fuori concorso, come è successo a me con lo spezzatino perchè avevo letto sommariamente le regole e avevo sorvolato su alcuni particolari strettamente richiesti. Nell'Mtchallenge ci sono regole generali relative alle modalità di partecipazione e poi regole specifiche, fissate di volta in volta strettamente inerenti al tema della sfida. Le regole si rispettano e non si discute. Punto.
Non ultimo, le nostre sfide hanno entusiasmato un editore di Genova, Sagep, con il quale sono stati pubblicati già tre volumi di quella che diventerà la Collana dell'Mtchallenge: L'Ora del Paté, Insalata da Tiffany e Dolci Regali. Sono felice di essere presente in tutti e tre i libri.
Che altro aggiungere? L'Mtchallenge logora chi non ce l'ha!! Gaudio e giubilo e lunga vita all'Mtc!
Grazie a chi l'ha inventato e grazie a tutti coloro che lo rendono così speciale con un gran lavoro redazionale! Un ringraziamento speciale a Mai Esteve per la grafica dei banner, doodle e compagnia bella, sempre originale, divertente e coerente con lo spirito emmeticino.
Grazie a chi l'ha inventato e grazie a tutti coloro che lo rendono così speciale con un gran lavoro redazionale! Un ringraziamento speciale a Mai Esteve per la grafica dei banner, doodle e compagnia bella, sempre originale, divertente e coerente con lo spirito emmeticino.
...E lunga avita anche per te, che hai avuto la costanza di esserci sempre! (oltre che vincere due volte...!!)
RispondiEliminaUn abbraccio a presto!
Sei brava, altro che storie :)))))
RispondiEliminaLunga vita all'MTC e almeno altre 50 sfide io non le voglio, le pretendo (come direbbe Raf) da te. L'unica donna che sarebbe in grado di farmi mangiare il pesce pure a colazione, pucciato nel caffè, da tanto brava che sei :)
RispondiEliminaCome scrivevo all'Araba, l'MTC è così perchè si è strutturato da subito sulla fisionomia del gruppo di partenza:foodblogger di bravura eccelsa, ma dotate di autoironia e di spirito di squadra.E' a voi che siamo principalmente debitori del successo di questo gioco-ed a te, in particolare, per le altezze vertiginose delle tue proposte, strabordanti di creatività, di conoscenza, di credibilità. La costanza con cui hai scritto alcune fra le pagine più belle dell'MTC è il valore aggiunto-e il mio grazie è praticamente infinito...
RispondiEliminaL'MTC è una malattia, che ti entra nel sangue e difficilmente riesci a mandarla via. Un turbinio di emozioni, che si rinnovano e modificano ad ogni sfida e all'interno della sfida stessa, giorno dopo giorno. E ce ne sono state di sfide che mi hanno messa in ginocchio, terrorizzata dalla riuscita o meno della mia idea, sfide che proprio no semplicemente perché capitate in periodi non felici. E Da tempo ormai MTC è sinonimo di spensieratezza, allegria e famiglia, in cui ci sono i capi portanti, tu compresa, e noi piccolini aiutanti di cucina subito pronti a imparare :)
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