Sarà che poco prima di partire ho avuto un piccolo incidente, leggi qui, e probabilmente la botta in testa mi ha lasciata stordita per qualche giorno, ho vissuto tutto come in apnea o forse su una nuvola?
Ero così emozionata, contenta ed eccitata di poter finalmente partecipare ad un appuntamento gastronomico così importante, annunciato e atteso da mesi, sapendo di ritrovare amici e di farne nuovi, di assistere agli show di chef straordinari, di assaggiare prodotti unici, di fare il pieno di mozzarelle fino a scoppiare, che tutto questo turbine di emozioni ed eccitazione mi ha un po' confusa facendomi sbagliare la programmazione delle giornate, distraendomi qua e là, ma c'era così tanto da fare e da vedere, un po' come quando si va negli shopping center, dove la grande varietà e quantità disorienta!! In ogni caso mi sono divertita moltissimo.
La partecipazione a Lsdm era il mio premio per essere arrivata in finale al bellissimo contest pre-congresso PASTA PUMMAROLA E MOZZARELLA, UN VIAGGIO ESSENZIALE, tema anche di Lsdm 2015, organizzato da Le strade della Mozzarella, in collaborazione con il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, il Pastificio dei Campi, Agrigenus, L’Orto di Lucullo, I sapori di Corbara, Pentole Agnelli e Molteni, dove mi sono piazzata al primo post ex aequo con Elisa Iallonardi che purtroppo non è potuta venire a Paestum a ritirare i suoi premi. Sì, perché oltre alla partecipazione al congresso, ospiti del bellissimo Oleandri Resort, dove c'erano anche gli altri finalisti Stefano de Gregorio e Lorenzo Noccioli con la sua compagna Bianca, ci sono state offerte anche delle stupende pentole Agnelli personalizzate, cioè con il nostro nome inciso sui bordi di ogni pentola.....Mozzarella oblige!!
Mi sono concessa proprio una bella vacanzina; me la sono presa comoda, sono partita domenica 12 aprile, la mattina presto, e nel primo pomeriggio mi ritrovavo già a fare la turista e ad estasiarmi di fronte alla magnificenza dei templi di Paestum, incluso il bellissimo museo archeologico, in una gradevole giornata primaverile dall'aria ancora frizzante.
La sera stessa si aprono le danze con un party informale, ottimo cibo a buffet e tutti sportivamente in piedi, nella splendida cornice della moderna cantina dell'azienda agricola San Salvatore 1988 di Giungano, produttori di una ricca gamma di ottimi vini cilentani, fra tutti spiccano il Fiano Pian di Stio e l'Aglianico Jungano nonché un sorprendente spumante brut rosé metodo classico Joi, vini che hanno annaffiato gli ottimi piatti proposti da uno stuolo di chef locali che lavoravano in armonia nella bella cucina a vista
Condivido allegramente il risicato piano d'appoggio con un gruppo di giovani avventori che scopro essere cuochi ma lungi dal pensare e dal chiedere se fossero cuochi che si sarebbero esibiti il giorno successivo, morale...ho chiacchierato quasi tutta sera con lo chef uruguayano Matias Perdomo, ex Pont de fer, Milano, e il suo staff e non l'ho riconosciuto!! E il giorno successivo me lo sono addirittura perso, lui, il suo nigiri e le sue sconvolgenti Muffarelle.....sono una dilettante e un impiastro!! In seguito l'ho ritrovato fra le sale del Savoy e ne abbiamo riso insieme.
Lunedì 13 aprile, primo giorno di Lsdm, dopo una pantagruelica colazione, e una salutare passeggiata attraverso la pineta prospicente il resort e poi lungo la bella spiaggia
raggiungo la faraonica sede del congresso, il Savoy Beach Hotel, struttura grandiosa e raffinata, perfetta location per la manifestazione, organizzazione impeccabile.
Prima di fiondarmi nei saloni dove si sarebbero svolti gli show cooking, girello fra i banchi dei produttori che fanno bella mostra nella spettacolare terrazza dell'hotel:
Il gran finale si è celebrato il martedì sera, agli Oleandri resort, con una festa della pizza napoletana che ha visto sfilare i migliori pizzaioli partenopei, idolatrati come vere star e a ragione!! Nomi mitici: Salvatore Salvo, Enzo Coccia, Gennaro Nasti, Gino Sorbillo, Franco Pepe. Pizza e champagne Paillard! Che altro??? un calzone fritto di Coccia e poi una frappa fritta quasi a mezzanotte e mi stupisco come il mio stomaco abbia retto a tanto cibo e pure fritto, a dimostrazione che anche il fritto, quando è fatto bene, non può far male.
Ci lasciamo con baci e abbracci e auguri sinceri di rivederci presto: saluto e ringrazio Antonio Lucisano, Giuseppe di Martino, Bruna e Albert Sapere, Barbara Guerra, Domenico Raimondo fra gli artefici della grande kermesse, già conosciuti alla finale del contest lo scorso anno e ritrovati quest'anno (chissà che non funzioni il detto "non c'è due senza tre"!) e ancora tanti amici giornalisti vecchi e nuovi Eleonora Cozzella, Luciano Pignataro, Giustino Catalano, Gianluca Biscalchin, Fabrizio Scarpato, Fiammetta Fadda, Lorenza Vitali e Luigi Cremona e i compagni di avventura Stefano, Lorenzo e Bianca ma come non citare la simpaticissima Ada Parisi, Rosalia Imparato, Alessandra Zerbini e tutte le blogger campane Antonia Russo, Daniela Marfisa e consorte, Teresa de Masi (giudice del contest Lsdm), Maria Romano, Ornella Buzzone, Fabio d'Amore ma anche blogger dall'Emilia Romagna e dalla Toscana, Margherita Foglia, Ilaria Spinelli, Gaia Innocenti. E se ho dimenticato qualcuno, non si offendano ma lo champagne scorreva a fiumi.....
Mi sono concessa proprio una bella vacanzina; me la sono presa comoda, sono partita domenica 12 aprile, la mattina presto, e nel primo pomeriggio mi ritrovavo già a fare la turista e ad estasiarmi di fronte alla magnificenza dei templi di Paestum, incluso il bellissimo museo archeologico, in una gradevole giornata primaverile dall'aria ancora frizzante.
La sera stessa si aprono le danze con un party informale, ottimo cibo a buffet e tutti sportivamente in piedi, nella splendida cornice della moderna cantina dell'azienda agricola San Salvatore 1988 di Giungano, produttori di una ricca gamma di ottimi vini cilentani, fra tutti spiccano il Fiano Pian di Stio e l'Aglianico Jungano nonché un sorprendente spumante brut rosé metodo classico Joi, vini che hanno annaffiato gli ottimi piatti proposti da uno stuolo di chef locali che lavoravano in armonia nella bella cucina a vista
Condivido allegramente il risicato piano d'appoggio con un gruppo di giovani avventori che scopro essere cuochi ma lungi dal pensare e dal chiedere se fossero cuochi che si sarebbero esibiti il giorno successivo, morale...ho chiacchierato quasi tutta sera con lo chef uruguayano Matias Perdomo, ex Pont de fer, Milano, e il suo staff e non l'ho riconosciuto!! E il giorno successivo me lo sono addirittura perso, lui, il suo nigiri e le sue sconvolgenti Muffarelle.....sono una dilettante e un impiastro!! In seguito l'ho ritrovato fra le sale del Savoy e ne abbiamo riso insieme.
Lunedì 13 aprile, primo giorno di Lsdm, dopo una pantagruelica colazione, e una salutare passeggiata attraverso la pineta prospicente il resort e poi lungo la bella spiaggia
raggiungo la faraonica sede del congresso, il Savoy Beach Hotel, struttura grandiosa e raffinata, perfetta location per la manifestazione, organizzazione impeccabile.
Prima di fiondarmi nei saloni dove si sarebbero svolti gli show cooking, girello fra i banchi dei produttori che fanno bella mostra nella spettacolare terrazza dell'hotel:
Gli ottimi oli del Frantoio Muraglia di Andria nei loro colorati orcetti, e il curioso olio affumicato a freddo con legno naturale
Visi noti: Paola Spatola con i cubi di pasta del Pastificio dei Campi di Gragnano, che ho ormai nel cuore così come gli straordinari pomodori campani:
La pasticcera Anna Chiavazzo, autrice del pan di bufala e testimonial di Latterì, latte di bufala ristretto, mi regala un sorriso e mi offre una profumata e densa crema pasticcera agli agrumi
L'innovativo e pratico packaging H2OBox, ecosostenibile, impermeabile all'esterno e a tenuta di liquidi all'interno e termoprotettivo, ideale per le stesse mozzarelle di Antonio Sada e Figli
E naturalmente i vini sopracitati dell'Azienda San Salvatore 1988 ma c'era anche un esempio di toscanità: Dievole e pure bollicine d'oltralpe, Champagne Paillard, sponsor della manifestazione.
Non riesco a caricare tutte le foto e citare tutti, mi verrebbe un post chilometrico ma meritano anche L'antico Mulino Caputo, Lady Café, Il Sigaro toscano e alcuni formaggi del nord Italia.
E le mozzarelle, ovviamente!
Dicevo che mi sono un po' distratta ma ho anche approfittato per promuovere un po' PESCE PER MINI GOURMET, è per una buona causa!
Ricevere i complimenti di Luciano Pignataro ci onora molto!
Sarò breve per quanto riguarda i cooking show, rimando ai sopracitati siti per una carrellata completa di tutti gli show e i piatti realizzati. Fra gli chef che ho visto e ascoltato e di cui ho assaggiato le interpretazioni a base di mozzarella: Cristina Bowerman, Igles Corelli, Massimo Bottura, Roberto Petza, Salvatore Tassa, Ciccio Sultano, Heinz Beck, Ernesto Iaccarino, Roberto Flore, I Costardi brothers, Kobe Desramaults, Marianna Vitale, Rosanna Marziale, Cristian Torsiello, quelli che mi hanno entusiasmato maggiormente per aver centrato l'interpretazione dell'essenzialità sono stati: Rosanna Marziale, con un piatto e una presentazione commovente, la sua pasta allo “tzimtzum”, tutto quello di cui abbiamo bisogno è amore, empatia, comprensione, condivisione. Il Dio degli ebrei, che occupava tutto l’universo, per creare il mondo trattenne il respiro, ritrasse sé stesso (tzimtzum) per fare un po di spazio agli altri esseri (forse perché era stanco di mangiare da solo) Fu un atto di generosità, un atto d’amore. Lo tzimtzum è l’ingrediente fondamentale di questa ricetta. Solo trattenendo solo un po’ del loro Ego i mangiatori contemporanei possono creare e condividere un piatto di pasta…mozzarella e pummarola
Un piatto molto più concettuale, a mio avviso, di tanti riferimenti e paralleli con l'arte contemporanea. Banditi quindi i cellulari a tavola e zuppiere colme di spaghetti pummarola e mozzarella e godiamoci il convivio come un tempo, a casa della mamma la domenica. E che gusto quella pasta!!
Il mio cuore inoltre batte per Igles e anche in questa occasione non delude. Appassionato di tecnologia al servizio del gusto, mantiene intatta la consistenza della mozzarella aromatizzandola con un'apparecchiatura super tecnologica, prima al mojito, molto delicato, e poi al fumo, indovinatissimo e dalla persistenza insistente!
Prima della sua esibizione in sala, eccolo in presa diretta per Rai1
Straordinario Heinz Beck nella sua semplicità, coraggiosissimo Iaccarino con un soufflé alla mozzarella, impeccabile! E strepitosa Marianna Vitale, che duetta con un orgoglioso Pignataro, scambiando qualche battuta in napoletano, ci offre un piatto dal gusto esplosivo in ricordo del ceviche peruviano: gli acini di pepe, un tipo di pasta dimenticato, risottati nell'acqua della mozzarella, mantecati con il liquido di frutti di mare, lime e limone, aglio, cipolle, peperoncino e friggitelli, coriandolo e 'n coppa a tutto quanto una granita di ricci di mare. Da dipendenza. Non ho fatto belle foto purtroppo ma questa presa dallo schermo gigante è un'istantanea carina anche se nebulosa
Gli acini di pepe in ceviche della Vitale
L'assalto per fotografare i piatti di Bottura, uno dei quali,Il nord che vuole diventare sud, ce lo siamo pappati in compagnia, perché condividendo c'è più gusto!
Tornando seri, per i dolci, bello e gradevole quello di Cristian Torsiello, rubo foto e descrizione dal sito Lsdm:
sorbetto di rapa rossa, ciliegie, cioccolato bianco e mozzarella, un dolce che spinge molto sui toni acidi. Partendo dal presupposto che la mozzarella va trattata in purezza, lo chef la straccia semplicemente con le mani per spezzettarla e la mette a colare. Il cioccolato viene lavorato con panna fresca, latte e colla di pesce. Per il gelato, la rapa, una volta cotta, viene centrifugata. La parte liquida è utilizzata per il sorbetto, mentre la polpa viene lavorata per essere trasformata in cialde dolci e croccanti. Il dolce si chiude con una spolverata di biscotto di nocciole, origano fresco, olio evo e aceto balsamico.
Ci lasciamo con baci e abbracci e auguri sinceri di rivederci presto: saluto e ringrazio Antonio Lucisano, Giuseppe di Martino, Bruna e Albert Sapere, Barbara Guerra, Domenico Raimondo fra gli artefici della grande kermesse, già conosciuti alla finale del contest lo scorso anno e ritrovati quest'anno (chissà che non funzioni il detto "non c'è due senza tre"!) e ancora tanti amici giornalisti vecchi e nuovi Eleonora Cozzella, Luciano Pignataro, Giustino Catalano, Gianluca Biscalchin, Fabrizio Scarpato, Fiammetta Fadda, Lorenza Vitali e Luigi Cremona e i compagni di avventura Stefano, Lorenzo e Bianca ma come non citare la simpaticissima Ada Parisi, Rosalia Imparato, Alessandra Zerbini e tutte le blogger campane Antonia Russo, Daniela Marfisa e consorte, Teresa de Masi (giudice del contest Lsdm), Maria Romano, Ornella Buzzone, Fabio d'Amore ma anche blogger dall'Emilia Romagna e dalla Toscana, Margherita Foglia, Ilaria Spinelli, Gaia Innocenti. E se ho dimenticato qualcuno, non si offendano ma lo champagne scorreva a fiumi.....
AD MAIORA PERCHE' MOZZARELLA OBLIGE!!
l'autore di Yummi, Gianluca Biscalchin e l'autrice dello slogan
Cri, che bello! Aspettavo il tuo post per deliziarmi di tutto quel che, ahimè, mi sono persa! Che meraviglia, tutto, dalla loro accoglienza, che ricordo molto bene :), ai luoghi, dai prodotti alle dimostrazioni degli chef. Bello bello e, nonostante mi intristisca non esserci stata, sono felice di poter leggere i vostri racconti per essere trasportata virtualmente là ;)
RispondiEliminaUn abbraccio, sperando di potertelo dare di nuovo di persona, al più presto!
Bellissimo resoconto. E' stato un piacere condividere un po' di questa bella manifestazione con te.
RispondiEliminaFabio
leggere il tuo post è stato un po' come aver partecipato grazie!
RispondiEliminaUna meraviglia, praticamente paragonabile al ...Paese dei Balocchi!
RispondiElimina