per l'MTC N. 43 NOVEMBRE 2014 naturalmente!
Mai come questa volta faccio fatica ad iniziare il post. Tutti si aspettano le acciughe da Poverimabelliebuoni e io non voglio deludere le aspettative. E vai con le acciughe! Il problema non è stato infilarle nel muffin, questo è stato un gioco da ragazzi, il problema è stato trovare il collegamento letterario, richiesto dalle regole di questo mtc che ha per tema IL MUFFIN, proposto dalla simpatica Francesca Carloni del blog Burro&Zucchero . Tema facile, che piace a tutti, liscio come l'olio, se non fosse che la perfida Old Fashion Lady, alias Van Pelt, ha complicato le cose richiedendo di collegare il muffin ad un testo letterario, romanzo, racconto, pièce teatrale, canzone o ballata che sia! Scherzo ovviamente, è molto bello, stimolante....certamente....ma quanto tempo ci vuole!!!!
Ok! Andiamo per ordine....innanzitutto acciughe, salate, e qui non si discute. Opto per un muffin come una pissaladière nizzarda, che avevo già sperimentato in un cake salato. La Pissaladière è una popolare focaccia della famosa città della Costa Azzurra, diffusa anche in gran parte della Provenza, farcita con cipolle, acciughe salate e olive. A volte si trova anche l'aglio e erbe come il timo.
E' una specialità anche del ponente ligure, che faceva tutt'uno, del resto, con Nizza fino alla metà del XIX secolo, condividendo molte specialità gastronomiche e dialetti molto simili. Piscialandrea o Pizza all'Andrea ad Oneglia (secondo la leggenda, attribuito ad Andrea Doria), con l'aggiunta di pomodoro e origano, Pisciadela a Ventimiglia, Pisciarà a Bordighera e ancora la variante sanremese con le sarde, ovvero la Sardenaria, ma non le ho elencate tutte.
L'etimo deriva inequivocabilmente dal latino piscis, peis in dialetto ligure/nizzardo, peis salat, pesce salato, e dunque pissalat.
Ora arriva il bello! C'erano molti testi che parlavano di acciughe, come il recente Il Salto dell'Acciuga di N. Orengo, che non ho ancora letto ma è in ordine, o Le Acciughe fanno il pallone di De André. O classici come I Malavoglia dove le acciughe erano il cardine dell'economia dei pescatori di Acitrezza. Troppo facile, troppo diretti. Voglio complicarmi un po' la vita e guardare altrove.
Il libro che con grande azzardo ma soprattutto con dissacrante ironia collego alle acciughe e alla pissaladière è un breve racconto, intenso e drammatico, letto qualche anno fa, dello scrittore, giornalista, drammaturgo e poeta austriaco Stefan Zweig: Ventiquattr'ore nella vita di una donna, del 1927. Ambientato in piena Belle Époque, in un'atmosfera internazionale, sfarzosa e sonnecchiosa, proprio in un grand hotel della Costa Azzurra, la vicenda si sviluppa in seguito ad uno scandalo che scuote dal loro torpore vacanziero, un gruppo di turisti facoltosi. Madame Henriette, moglie e
madre irreprensibile, fugge nottetempo con un giovane francese appena approdato
nell’hotel. Quanto basta a portare scompiglio tra l’affiatata compagine dei
villeggianti, con tanto di accalorate dispute e fazioni pro o contro la
fuggiasca; eppure non è quest’ultima la protagonista del racconto di Zweig. E
le ventiquattro ore preannunciate dal titolo non appartengono alla vita di
Madame Henriette, bensì a quella di un’appartata gentildonna inglese, che solo
in seguito allo scandalo cederà alla voglia e al bisogno di uscire dalla
propria discrezione per raccontare al narratore, a sua volta ospite
dell’albergo, l’accadimento ben più imprevedibile e sconcertante che circa
trent’anni prima ha sconvolto la sua vita. Poche ore trascorse a Montecarlo in
un casinò, un giorno e una notte destinati a sovvertire un’intera esistenza,
l’incontro con un giovane devastato dalla febbre del gioco, la riscoperta della
vita e il desiderio della morte, e in mezzo il rimescolarsi di tutta la gamma
possibile di sentimenti e sensazioni: stupore, gioia, vitalità, vergogna,
sdegno, rancore, angoscia, ossessione.
Il rimando a Il Giocatore di Dostoevsky è inevitabile. Il ritmo della narrazione è incalzante, lo stile moderno e attuale, alcune descrizioni, come le mani del giocatore, appaiono cinematografiche. Il racconto è stato portato sul grande schermo infatti per ben due volte in Francia, nel 1968 e nel 2002.
Questi sono gli elementi del racconto che mi hanno ispirato: la passione, l'ossessione per il gioco, la brama di vincere, di sfidare la sorte, ovvero l' MTC!! Non è un azzardo continuo? Ogni sfida ci trasforma in giocatori di roulette che attendono col fiato sospeso che la pallina si fermi nel punto giusto, cioè che esca quel tema che ci permetterà di vincere!!! E non una volta sola! E ancora la smania di non perderne neanche uno, o di arrivare per primi a postare, di non poterne fare a meno, anche se la polvere si accumula sui mobili e la pila della roba da stirare aumenta vertiginosamente come la voglia di vincere, sì, ebbene lo ammetto, mi piacerebbe rivincere ma questa volta con Poverimabelliebuoni, ecco perché insisto con le acciughe, passe partout per molti mtc salati!! Un'ossessione pure questa! E dal momento che la vicenda del libro si svolge in Costa Azzurra, la pissaladière è perfetta e trova giustificazione quale cibo popolare e povero, ironicamente in contrasto con il bel mondo e i cibi raffinati della cucina pomposa dei grandi hotel di lusso.
Mi sembra che possa funzionare no?
NB: Le foto non sono scure, sono un tentativo di copiare lo stile caravaggesco (che presunzione) della Patty e dei suoi blueberry muffins da urlo!!
Ecco qua i miei
MUFFINS PISSALADIERE
Ingredienti per 6 muffins medi, metà dosi della Carloni:
150 g farina 00
4 g lievito istantaneo in polvere
un pizzico di bicarbonato di sodio
63 g yogurt naturale bianco
35 g burro
1 uovo medio
+
120-130 g cipolle rosse (nella pissaladière ci vorrebbero quelle bianche)
1 foglia di alloro
30 g olive taggiasche denocciolate sott'olio evo, ben scolate e asciugate
10-12 filetti di acciughe sotto sale (5-6 acciughe intere) ben dissalate e asciugate
una manciata di origano secco (facoltativo, io l'ho dimenticato ma ci sta molto bene)
olio evo qb
Ringrazio Francesca per le istruzioni precisissime e dettagliatissime, muffins for dummies praticamente!! Mentre leggevo pensavo che le avesse scritte appositamente per me, per prevenirmi dal fare il solito macello, imbrattare ovunque, perché gli ingredienti non sono tutti a portata di mano e si apre lo sportello dove c'è l'ingrediente mancante con le mani belle unte o impastate e via discorrendo, ordinaria amministrazione nella mia cucina. La ricetta inoltre è impeccabile, funziona perfettamente! Buoni, soffici e umidi quanto basta e come si conviene ad un muffin.
Preparazione ingredienti umidi: affettare finemente le cipolle, rosolarle in padella con un filo d'olio evo e una foglia d'alloro spezzata. Pulire e sfilettare le acciughe, sciacquarle abbondantemente sotto acqua corrente, asciugarle e tritarle grossolanamente. Sgocciolare le olive, tamponarle con carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso, tritarle grossolanamente come le acciughe. Togliere l'alloro dalle cipolle, mescolare bene i tre elementi fra loro in una ciotola.
Per il resto, unire gli ingredienti secchi e quelli umidi e infornare come da istruzioni carloniane, che non riesco a copia incollare perché il suo blog non mi si apre sul pc, ho letto tutto sullo smart phone!
Unica accortezza, non salare il composto, o eventualmente assaggiarlo e decidere. Io l'ho salato appena ed è risultato troppo salato. Le acciughe e le olive conferiranno sufficiente sapidità.
l'ultima:
Questo MTC è una disperazione! Non solo mi viene voglia di provare tutte le ricette che pubblicate, ma pure di leggere i libri in cui trovate la vostra ispirazione ! E,comunque,io, con te, ho esaurito le parole per dirti quanto mi piacciano le tue proposte.
RispondiEliminaSì, bellissimo Mtc! Grazie per il tuo gentile commento, mi fai sempre un gran piacere <3
EliminaVa la' che a vederle da qui le tue foto sono splendide, forse con Facebook la resa dei colori non e' l'ideale.
RispondiEliminaComplimenti per il post, davvero ben scritto !!
Per il muffin che ti devo dire, che gia' non ti abbiamo tutti detto in passato?
:-) :-) :-) :-) :-)
grazie Corrado! I complimenti dell'accademico linguista mi onorano molto!
EliminaEro certa che avresti tirato fuori un bell'asso dalla manica e infatti le mie aspettative non sono state deluse!!! Squisiti questi muffins, interessante il racconto e... che bella sfida ci ha regalato il duo Carloni-Van Pelt a chiusura dell'anno emmetichallengeremico!!!! :-D
RispondiEliminaBravissima Cri......... spettacolo!!!!!!
RispondiEliminaAmo la pissaladiere, una delle mie preparazioni preferite in tema di "pizza" (come concetto allargato)... e devo dire che il tuo volo pindarico per collegare le amatissime acciughe all'MTC mi ha assolutamente conquistata, come i tuoi muffin, del resto :)
RispondiEliminaAdoro le cipolle rosse le acciughe e le taggiasche e leggere una ricetta con questi ingredienti era come fatta per me!
RispondiEliminaBuoni tanto tanto i tuoi muffin!
Brava!!!!!
Cristina..per Incanto
bè......cosa devo dirti? Una ricetta stupendissima, idem per le foto caravaggesche....il racconto.... bè complimenti davvero!!!
RispondiEliminaUna preparazione davvero particolarissima... Hai lavorato di fantasia e di ingegno, ma poi a farla da padrone secondo me è un'ottima conoscenza della materia e di come lavorarla. Un abbraccio!!! Lidia
RispondiEliminaMa tu sei pazza. Ed è la tua lucida pazzia che mi esalta ogni volta e che mi fa divertire come nessuno. E' la tua costante ricerca, il senso dell'abbinamento temerario e mai scontato, il gusto della citazione in ogni tuo piatto. Sei forte e anche questa volta mi sorprendi. E lascia stare le mie foto che sono così per puro caso. Almeno potessi prendermi il merito per uno studio ragionato della luce! Sono felice di vederti presto presto.
RispondiEliminaFortissima!
RispondiEliminaUna pissaladiere(quindi una pizza/focaccia) dentro un muffin.. Spettacolare..!
E io, devo ammetterlo, come abbinamento, da ligure, ho subito pensato a Dé André! :)
Devono essere super, mi ispirano un sacco!
In effetti hai ragione.
RispondiEliminaTutti ci aspettiamo acciughe da te.
Metti che una volta ti capiti di voler fare uno spezzatino di cinghiale....ti tocca nasconderti un angolo e farlo di nascosto!!
Comunque facciamo bene ad aspettarcele!!
Non deludi mai, mai una caduta di stile, sempre al top!!!!
P.S. Io sono ancora in lettura, attendo l'ultima riga per capire che mi sta chiedendo il libro:))))
...mi verrebbe da aggiungere Costa Azzurra...come il pesce azzurro ...... intricante il racconto.... favoloso il sapore dei tuoi muffin...perchè conosco la Sardenaria ...... e beh.... se tanto mi dà tanto..... e conoscendo le tue attenzioni negli equilibri degli ingredienti, riesco ad arrivarci..... e purtroppo solo sa qui !
RispondiEliminaBuonissimi!
RispondiElimina:*
Desiderio di fuga e azzardo. Quale donna non l'ha mai desiderato almeno per qualche istante della sua vita.... Bello l'accostamento del tuo muffin salato con la l'ambiente dell'azzardo e del gioco.
RispondiEliminaGiocare a volte è un azzardo ma...i tuoi muffins *sbancano* sicuramente anche questa volta.
Nora
La Pissaladiere fu uno delle prime ricette che pubblicai sul blog, con annessa storia e origine. E' una specialità deliziosa e tu hai avuto una pensata stupenda a trasformarla in un muffin.
RispondiEliminaLe tue adorate acciughe hanno trovato una collocazione perfetta, come perfetti nella forma e nella sostanza sono questi muffin e, lasciamelo dire, anche le foto :-)
Il libro che hai citato dev'essere una storia avvincente ed emozionante, che ti trasporta letteralmente in un'atmosfera da sogno e non c'è miglior posto della Costa Azzuerra per evadere dalla quotidianità. I libri servono anche e sopratutto a questo, secondo me.
Mi hai fatto troppo ridere con le analogie fra il gioco e l'MTC :-))) in effetti è proprio così, ma nessuno di noi vuole "disintossicarsi" :-)) grazie inifnite, superGalliti!
brava! tu hai fatto il ragionamento al contrario sei partita dalle acciughe che Dovevano esserci per forza e sei arrivata al testo (che tra l'altro non conosco e appena a casa lo ordino sul kindle). perfetto tutto peccato non venire a siena avremmo potuto scambiarci i muffins!!
RispondiEliminaVero, siamo tutti intossicati di MTChallenge ;-)
RispondiEliminaC O M P L I M E N T I !!!
io....sempre inebriata e in ammirazione per le sfide dell'Mtc...un vero piacere leggere le sfidanti...x nulla allo sbaraglio! Grande prestazione Cri! :)))
RispondiEliminaNO! Lo sapevo che non avrei dovuto guardare prima le altre ricette! Perché anch'io volevo fare i muffins pissaladière. Perché c'è una poesia su Anita Garibaldi che amo, e Garibaldi era un nizzardo (oltre che piemontese) che amava la pissaladière. E poi... mi piace troppo il tuo abbinamento per crearne una brutta copia. Punterò su quella che avrebbe potuto essere la seconda ricetta se avessi avuto tempo :) Ma soprattutto, sono contenta di averti trovato, tornerò!
RispondiEliminail riferimento al post della Patti calza a pennello: riprendendo il titolo del testo da lei scelto come fonte di ispirazione, avevo commentato che si trattava del post perfetto. E ora, replico qui lo stesso commento. Praticamente perfetto. Tanto valeva scegliere Mary Poppins ("praticamente perfetta" era il suo biglietto da visita e non riesco a smettere di associarlo a te, ogni volta che resto basita di fronte alle tue creazioni. Mi manca questo racconto, lo leggerò molto volentieri perché ha tutti i requisiti per piacermi. E la pissaladière è una delle tante passioni confessate della Van Pelt. L'unica cosa che mi trattiene dal mangiarla tutti i giorni sono i tempi di lievitazione: ma con questi muffins, hai riolto il problema. Bravissima!
RispondiEliminasplendido post, scritto meravigliosamente, in un crescendo che trascina il lettore in una specie di rocambolesca corsa verso la fine.
RispondiEliminae ricetta splendida, ma per la vincitrice di ogni contest questo è un gioco da ragazzi, altro che roulette!
cristina, sei grande!
Mi lasci sempre a bocca aperta. Sei bravissima, mi è piaciuto tanto il post quanto la tua interpretazione dei muffin.
RispondiEliminaAnche se non mi faccio sentire molto sappi che ti seguo sempre e ti faccio tanti complimenti per i grandissimi e meritatissimi successi che stai ottenedo con la tua splendida cucina.