lunedì 30 settembre 2013

INSALATA DI ARINGHE AFFUMICATE, FICHI E CIPOLLE

 
 
Questa veloce, fresca e colorata insalata (notare il canovaccio en pendant, ho fatto acquisti ultimamente :-) è stata realizzata una decina di giorni fa con gli ultimi fichi trovati al mercato dal solito Occhi Belli, il mio verduraio preferito, non tanto per gli occhi azzurri magnetici, solo quello, tutto il resto lasciamo stare, ma perché ha sempre frutta e verdura più che fresca, locale, veramente a km 0, coltivata secondo i dettami della lotta integrata, quindi, non biologica ma il più naturale possibile!

In queste prime giornate uggiose mi rallegro pubblicandola e rammentandone mentalmente il gusto.
Gusto modificato secondo il mio giudizio critico dopo averne assaggiata, in un ristorante conosciuto, una versione un po’ deludente, che già si annunciava in carta discutibile ma che ho voluto provare comunque, cioè aringhe affumicate, fichi, cipolle, pomodorini datterini e bottarga di tonno.

Nessun dubbio su aringhe e fichi, gli affumicati con la frutta sono un connubio consolidato e che amo particolarmente ma perché anche la bottarga di tonno? Che bisogno c’era? Già le aringhe da sole sono sufficientemente forti e protagoniste assolute.   Opinabili  i pomodorini, soprattutto come unica verdura,  io ho pensato  invece all’insalata verde ma il colmo è stato nelle proporzioni, una montagna di aringhe e 3 spicchi di fico, 3 di numero,  cioè neanche 1 fico intero ma 3/4. Inconcepibile.  Non ho commentato né ho reclamato, conosco il ristoratore di fama, non personalmente anche se sono stata più volte nel suo ristorante, l’ho visto molto trafelato, il locale era pieno, ho preferito lasciar stare, non era poi così importante anche se il  piatto non era proprio a buon mercato.
 
Avevo appena letto degli articoli entusiasti su di lui e sul suo rinnovato locale, un curriculum di tutto rispetto, garbo e gentilezza i suoi fiori all'occhiello e glieli ho sempre riconosciuti ma tornandoci dopo mesi, con più aspettative e non trovando riscontri, ci si sente un po' traditi, presi in giro. Il sorriso pre-stampato, la gentilezza un po' forzata che è sempre meglio, per carità, di certi atteggiamenti altezzosi di chi, raggiunto il successo, si è montato la testa. Forse sono troppo pignola io, forse erano solo provati da una stagione estiva stressante?  Il piatto comunque era squilibrato. punto.

Ma non mi piace infierire dopo come quei pirati della tastiera, come dice una mia amica chef, infastidita da maleducati commentatori anonimi che si scatenano  con messaggi  arrabbiati e sgarbati su Trip Advisor e compagnia bella  (vedi anche i commenti anonimi sui blog) ma che non hanno il coraggio di dirle in faccia le cose nè tanto meno di mettere il proprio nome per iscritto.
Personalmente se devo dire qualcosa la dico subito altrimenti me ne sto zitta. Spesso ho replicato, correggendoli a modo mio, piatti che non mi avevano soddisfatto in un ristorante ma di cui riconoscevo lo spunto interessante.  Si legge fra le righe e neanche tanto fra le righe, quando e quanto mi sono entusiasmata e quando no ma mi astengo da polemiche inutili, fuori tempo e luogo. E non aggiungo altro, solo ribadisco STOP AL TERRORISMO GASTRONOMICO, alla PIRATERIA DA TASTIERA!!!




 
Passiamo alla non-ricetta, è solo una lista di ingredienti in quantità variabile + la preparazione della riduzione al balsamico.
 
Riduzione al balsamico
100 ml di aceto balsamico di Modena (non necessariamente quello Tradizionale)
1 cucchiaio di zucchero  bianco
Bollire l'aceto con lo zucchero fino a che addensa senza farlo caramellare  o farlo restringere troppo, deve rimanere un po' fluido perché una volta freddo, addenserà ulteriormente.
 
Per l'insalata:
insalata a piacere (gentilina rossa, lattuga romana, scarola)
+ eventuali erbe aromatiche come menta o aneto
aringhe affumicate dolci
fichi
cipolle di Tropea
rapanelli
aceto di mele
olio extra vergine d'oliva
 
Pulire e lavare le insalate e le erbe, scolarle, tagliarle e porle in una ciotola.
Mettere a bagno le cipolle affettate finemente con dell'aceto di mele  per un'ora in modo da fargli perdere un po' di aggressività
Lavare bene i rapanelli, affettarli a rondelle
Tagliare le aringhe a tocchetti.
Comporre l'insalata mescolando insieme tutti gli ingredienti e condire con olio evo e la riduzione al balsamico.
 
NB: Se volete provare a metterci anche la bottarga, sono sicura che mi darete ragione!!!
 
 
 
 
 
 
 


4 commenti:

  1. Ciao Cris, io approvo la tua versione, essenziale e perfetta, senza l'aggiunta di altri ingredienti inutili.Qui è proprio il caso di dire: aringhe, fichi, cipollo .. what else?Baci e buona settimana

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  2. Credo di sapere a chi ti riferisci....mi guardo bene dal fare nomi.....personalmente, non amo l'aringa....ma non amo nemmeno i piatti troppo pasticciati.....Il tuo piatto credo che sia molto equilibrato, anche perchè, nel locale di mio figlio, l'aperitivo è, tra le altre cose, affettati e formaggi con frutta di stagione.....In ogni caso, se non sono convinta, evito piatti con eccesso d'ingredienti ed evito di sperimentare.....

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  3. L'aringa mi piace e trovo molto molto piacevole la tua insalata, senza aggiunta di bottarga. :)

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  4. L'aringa mi piace, cos' come le insalate profumate, peccato non si trovi mai fresca. Invece ho trovato i sugarelli e per fortuna qui c'è una ricetta semplice e invitante, quella con la crema di finocchio, grazie! Invece, forse non è un pesce povero, ma neppure qui c'è qualche cosa con lo scorfano. Allora vuol proprio dire che non c'è speranza... poveretto, finisce sempre in umido, ma forse meriterebbe anche altro.

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