A TUTTA BIRRA!! per il CLAN DEL RISOTTO DEL VENERDI'!
Chi non ha mai bevuto birra e gazzosa alzi la mano! ricordi di gioventù...quanto mi piaceva. Fresca, leggera, divertente. Con pop corn, noccioline, patatine e porcate varie naturalmente.
E allora ecco il mio amarcord di birra e gazzosa trasferito in un risotto. Ho usato una birra italiana in stile gose, cioè una birra leggera, fresca, agrumata e leggermente sapida, la Messina ai cristalli di sale di Trapani.
Ero indecisa sulla soluzione gelatina di gazzosa o riduzione. In effetti la gelatina deve essere messa sul risotto ben fredda e comunque il risotto non deve essere bollente altrimenti si scioglie velocemente e lo bagna troppo*. Forse sarebbe stato meglio fare una riduzione e metterla sul risotto a mo' di salsa. Oppure una via di mezzo fra le due soluzioni: riduzione di gazzosa gelatinizzata così sciogliendosi al calore, non diventa proprio liquida ma rimane viscosa. Devo riprovarci!!
Comunque per quanto riguarda il gusto sono molto contenta di essere riuscita ad ottenere quello che avevo in mente e di aver ritrovato dei sapori dimenticati da anni. E' stato quasi commovente!
Il risotto è piacevolissimo, fresco agrumato, divertente. Da fare e rifare..
Per ora registro la ricetta che ho eseguito, poi quando ci riproverò, la correggerò
*il risotto della foto è il secondo impiattamento con quel poco di risotto rimasto nella pentola perché il primo si era inesorabilmente bagnato mentre lo fotografavo. Improponibile!!
RISOTTO BIRRA E GAZZOSA CON ARACHIDI AL SALE ALLE ACCIUGHE
160 g di riso carnaroli Il riso di Magenta
280 ml di birra stile gose (per me birra Messina ai cristalli di sale di Trapani)
Acqua qb
150 ml di gazzosa Lurisia al limone di Amalfi
5 g di colla di pesce
60 g di squacquerone(o robiola/stracchino)
Olio evo razzola qb o altra cultivar dal gusto fruttato delicato, poco amaro
Arachidi al naturale
Sale alle acciughe
Scorza di limone bio
Far riscaldare la gazzosa senza farla bollire. Ammollare i fogli di gelatina in acqua fredda, strizzarli e aggiungerli alla gazzosa calda. Versare il liquido in un contenitore in modo da creare uno strato di ca 0,5/0,8 cm. Far rapprendere in frigorifero, tagliare a cubettini e tenere in frigo fino all'utilizzo.
Tostare il riso con un filino d'olio, sfumare con un po’ di birra fredda, salare appena, continuare la cottura con la restante birra riscaldata e acqua bollente qb. Mantecare con squacquerone freddissimo. Regolare di sale, senza esagerare.
Lasciar intiepidire, cospargere con arachidi tostate in padella antiaderente appena velata d’olio e salate con sale alle acciughe. Aggiungere i cubetti di gelatina alla gazzosa ben freddi e una grattugiata di scorza di limone.
Mi piace molto, comunque in questi casi è meglio lasciare un piatto con una porzione che fai freddare e così puoi mettere tutto quello che si potrebbe sciogliere. La gassosa della Lurisia è uno spettacolo; anche il sale alle acciughe devo provarlo. L'altro risotto è interessante ma questo stuzzica di più :). bravissima
RispondiEliminagrazie Tamara! sì, è un risotto molto divertente e gradevole.
EliminaAlzo la mano!
RispondiEliminaMai piaciuta sul serio la birra, confesso. Mai bevuta con gusto tranne un anno d'inverno in Belgio, birre spesse, non amare, non zuccherate come le porcherie che fanno i tedeschi con lo sciroppo di lampone finto dentro, ma mai ritrovate birre così. Sono rimaste tutte a Ghent.
L'idea della birra calda però incuriosisce. Chissà se mi piacerebbe così. Decisamente io non ho l'anima anglosassone: al massimo la choucroute al grasso d'oca e champagne, quella sì, si potrebbe fare.
Mai amato troppo neanche tutte quelle robe confezionate che si portano negli aperitivi quelli tristi e poveri...
Soprattutto il momento è molto, molto pesante e non mi lascia energie creative. Di gassato mi piacciono davvero solo il sidro e lo champagne. Il sidro poi è imbarazzante. Mi sono resa conto che se non ci sto attenta faccio fuori una bottiglia in men che non si dica.
Non avrei saputo davvero come fare per questo tema.
Volevo solo spiegare perché latito.
Ultimamente la tua cucina utilizza sempre più lo spunto di partenza come una tavola d'appoggio su cui rifare i piatti con gli ingredienti che ti piacciono in quel momento, che si tratti di piatti specifici o proprio di singoli alimenti, una specie di coreografia. Quindi appunto fai l'aperitivo sul riso. Inoltre utilizzi ingredienti di lusso nella loro povertà di base. Quindi il risultato non può che essere saporito.
P. estenuata.
io non amo il sidro. Lo champagne invece sì!!!!
Elimina... e sorprendente. Sì, sono decisamente esausta.
RispondiEliminaMi fa piacere risentirti, spero tu possa ritrovare tutte le energie presto, non solo per fare i risotti!!
EliminaGrazie... Di tutte le mie energie ne avrei veramente bisogno. Speriamo di riassestare le cose e riprendere più forte di prima. Ciao!
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