Viene presentato oggi, martedì 26 novembre 2019 alle ore 17 nel Salone del quotidiano Il Tirreno, in viale Alfieri 9 a Livorno, il volumetto “Gusto giapponese, sapore toscano - Le ricette creative della chef Kazuyo Haha” Editoriale Programma (nelle edicole diffuso dal Tirreno e nelle librerie)
Il libro è stato scritto da Elisabetta Arrighi, giornalista, che in appendice ha intervistato anche la sottoscritta per una chiacchierata su cucina etnica e fusion e sono state inserite anche 4 ricette fusion made in Poverimabelliebuoni.
La presentazione, che vedrà l’autrice Elisabetta Arrighi conversare con il giornalista Giuseppe Boi alla presenza della chef Kazuyo e della food blogger Cristina Galliti, cioè io ;-) offrirà anche l’occasione per degustare un piccolo aperitivo con stuzzichini che fondono tradizione enogastronomiche toscane e giapponesi.
IL LIBRO, LA STORIA, LE RICETTE – C’era una volta… non una fatina o una principessa delle favole. Ma una modella giapponese in carne ed ossa che spesso arrivava in Europa per lavoro. Un bel giorno sbarcò in Toscana dove rimase colpita dal paesaggio, dalla cultura e dal cibo. E siccome amava cucinare, decise di fermarsi per frequentare un corso per chef (a Lucca). Poi per amore di un sommelier decise di restare per sempre in Italia.
La ex modella, oggi chef, si chiama Kazuyo Hada. Il sommelier, Simone Cavallini, nel frattempo è diventato suo marito e insieme gestiscono (dalla metà degli anni Duemila) l’Enoteca Vinalia, nel cuore di Cecina, in provincia di Livorno. Vinalia è un piccolo ristorante dove il gusto giapponese (anche dell’estetica) e il sapore toscano si fondono in piatti della nostra tradizione ma rivisitati con quel tocco “made in Japan” che fa la differenza. Kazuyo, in cucina, è riuscita e riesce a mescolare e bilanciare in maniera creativa due mondi distanti fra di loro, ma che sotto il profilo dell’importanza delle tradizioni hanno molti punti in comune.
Nelle ricette di Vinalia, la maggior parte delle quali a base di pesce, si percepiscono in maniera forte il rigore del Sol Levante e i sapori del territorio. Così il sushi e sashimi offrono il profumo del salmastro, perché vengono utilizzati (opportunamente abbattuti) pesci pescati nelle acque del Tirreno, e anche il condimento si può scegliere “all’italiana” oppure “alla giapponese” con ginger marinato, alghe wakame, salsa di soia, wasabi e insalate di stagione. Gli spiedini di sarago sposano le alghe kombu mentre il baccalà alla livornese viene fritto in tempura. Non mancano, poi, la focaccia toscana che sceglie come ingrediente anche i fiori di sakura, il ciliegio giapponese dal sapore delicato. E in inverno in menu c’è anche il piatto-conforto per eccellenza, per difendersi dai rigori del freddo: si chiama Misonikomi udon, una specie di minestrone con gli udon (gli “spaghetti” giapponesi) capace di emanare i freschi sentori dell’orto di casa nostra.
GLI ACQUERELLI DELLA CHEF KAZUYO – In “Gusto giapponese, sapore toscano” la chef Kazuyo Hada firma e in alcuni casi illustra con propri disegni, 25 ricette tutte da degustare e soprattutto da provare a cucinare anche a casa. Non mancano alcuni capitoli dedicati alla “spesa alla giapponese”, un focus sull’abbattimento del pesce, e una chiacchierata con Simone Cavallini, sommelier e direttore di sala di Vinalia. È lui a suggerire alcuni accostamenti con il vino per i piatti illustrati.
IL LIBRO, LA STORIA, LE RICETTE – C’era una volta… non una fatina o una principessa delle favole. Ma una modella giapponese in carne ed ossa che spesso arrivava in Europa per lavoro. Un bel giorno sbarcò in Toscana dove rimase colpita dal paesaggio, dalla cultura e dal cibo. E siccome amava cucinare, decise di fermarsi per frequentare un corso per chef (a Lucca). Poi per amore di un sommelier decise di restare per sempre in Italia.
La ex modella, oggi chef, si chiama Kazuyo Hada. Il sommelier, Simone Cavallini, nel frattempo è diventato suo marito e insieme gestiscono (dalla metà degli anni Duemila) l’Enoteca Vinalia, nel cuore di Cecina, in provincia di Livorno. Vinalia è un piccolo ristorante dove il gusto giapponese (anche dell’estetica) e il sapore toscano si fondono in piatti della nostra tradizione ma rivisitati con quel tocco “made in Japan” che fa la differenza. Kazuyo, in cucina, è riuscita e riesce a mescolare e bilanciare in maniera creativa due mondi distanti fra di loro, ma che sotto il profilo dell’importanza delle tradizioni hanno molti punti in comune.
Nelle ricette di Vinalia, la maggior parte delle quali a base di pesce, si percepiscono in maniera forte il rigore del Sol Levante e i sapori del territorio. Così il sushi e sashimi offrono il profumo del salmastro, perché vengono utilizzati (opportunamente abbattuti) pesci pescati nelle acque del Tirreno, e anche il condimento si può scegliere “all’italiana” oppure “alla giapponese” con ginger marinato, alghe wakame, salsa di soia, wasabi e insalate di stagione. Gli spiedini di sarago sposano le alghe kombu mentre il baccalà alla livornese viene fritto in tempura. Non mancano, poi, la focaccia toscana che sceglie come ingrediente anche i fiori di sakura, il ciliegio giapponese dal sapore delicato. E in inverno in menu c’è anche il piatto-conforto per eccellenza, per difendersi dai rigori del freddo: si chiama Misonikomi udon, una specie di minestrone con gli udon (gli “spaghetti” giapponesi) capace di emanare i freschi sentori dell’orto di casa nostra.
GLI ACQUERELLI DELLA CHEF KAZUYO – In “Gusto giapponese, sapore toscano” la chef Kazuyo Hada firma e in alcuni casi illustra con propri disegni, 25 ricette tutte da degustare e soprattutto da provare a cucinare anche a casa. Non mancano alcuni capitoli dedicati alla “spesa alla giapponese”, un focus sull’abbattimento del pesce, e una chiacchierata con Simone Cavallini, sommelier e direttore di sala di Vinalia. È lui a suggerire alcuni accostamenti con il vino per i piatti illustrati.
Per quanto riguarda la mia parte, marginale ma non banale, e ringrazio di cuore Elisabetta per avermi proposto di partecipare a questa deliziosa pubblicazione, ho espresso il mio punto divista sulle contaminazioni in cucina che sono inevitabili in una società sempre più multietnica, anche in Italia.
A livello di ricette, ho solo dovuto scegliere fra le numerose ricette fusion che ho sul blog e ho optato per: cuoricini sushi d'acciughe, tataki di palamita con crema di bruschetta, sciabu sciabu di pesce azzurro e un dolce!! Ebbene sì, ogni tanto ci vuole: cake al tè matcha con ganache al cioccolato bianco.
Per l'aperitivo invece sfodero un inedito....a presto sul blog!
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