lunedì 17 settembre 2018

IL CACCIUCCO DI POVERIMABELLIEBUONI ALL'AIA DELLA VECCHIA

Con la giacchina professionale personalizzata, gentile dono di Gabriella


Ricordate il mio cacciucco in giallo con crudo di seppie e canocchie, vincitore del contest The King of Cacciucco, del recente Cacciucco Pride a Livorno?
Ebbene, dopo la divulgazione sui social, qualcuno che non aveva potuto essere presente all'evento, chiese di poterlo assaggiare e perchè non proporlo nella cucina di un ristorante?
La candidata non poteva che essere la trattoria L'Aia della Vecchia di Nibbiaia, un locale che frequento con mio marito e che propongo agli amici da qualche anno e che ci conquista con la loro familiarità, la loro sede tranquilla, immersa nel verde delle colline di Nibbiaia, nel comune di Rosignano Marittimo, a due passi da Livorno, da cui si domina un bel tratto di costa e si assiste a dei tramonti spettacolari con il profilo  dell'isola Gorgona all'orizzonte. Non ultimo offre anche un divertente happening: i piccoli cinghiali che per niente timidi si avvicinano all'ora dei pasti!!


Perchè l'Aia della Vecchia? Perchè Gabriella Pizzi, la cuoca di casa, è stata fra le prime a complimentarsi per la mia vittoria e l'amico da cui è partita l'idea,  Riccardo Meini, rappresentante di vini, soprattutto maremmani, è frequentatore e amico a sua volta dell'Aia della Vecchia, quindi il cerchio si chiude, si fa all'Aia della Vecchia!

Lo decidiamo già a luglio e fissiamo la data al 13 settembre. Facciamo le prove e studiamo gli abbinamenti col vino. Programmiamo la comunicazione. Ai primi di settembre scatta l'operazione #Cday (Cacciucco Day) come l'ha simpaticamente ribattezzata Riccardo, che si rivela anche un bravo fotografo. Qui sotto alcune  immagini usate per la promozione dell'evento, scattate da lui:



Abbiamo pure gli sponsor: l'azienda amica Peperita di Bibbona per il peperoncino, perchè ho usato il loro Scotch Bonnet n 6 in polvere per il mio cacciucco   


I vini prescelti sono della cantina trentina Vallarom, precisamente un vino bianco a fermentazione naturale, metodo ancestrale o famigliare Vadum Cesaris e un rosso morbido, fruttato, poco tannico e leggero, perfetto per il mio cacciucco in giallo: il Marzemino, decisamente insolito per i nostri lidi . Entrambe le aziende sono accomunate da una produzione biologica. 




Ed ecco che arriva il gran giorno, dopo varie prove e tribolazioni durante la lavorazione, che superiamo con calma e sangue freddo soprattutto perchè ci anticipiamo nelle preparazioni; il grosso del lavoro infatti si svolge il giorno prima dell'evento!
Il dessert, in particolare, il soufflé glacé al ponce livornese che avevo ideato anni fa per un Mtchallenge e che avrei riproposto per la serata, ha avuto un'evoluzione complessa. Rifacendolo, non riusciva come volevo e il rum non si sentiva bene per effetto del gelo. Alla fine abbiamo trovato la soluzione grazie anche ad una consulente d'eccezione, ho rotto le scatole a nientepopodimeno che alla super pastry chef Loretta Fanella!! Ma anche un altro amico chef, che comunque è un pastry chef inside, Simone Acquarelli del Ristorante Il Frantoio di Montescudaio aveva suggerito un'altra idea molto originale ma difficile da gestire per quella serata. Ne farò tesoro e immortalerò le due soluzioni prossimamente sul blog.
Anche la minestra di pesce, la base per il cacciucco, non è stata una passeggiata ma sorvoliamo su questi dettagli, andiamo al sodo!

La mia preoccupazione erano le quantità. Gabriella, nella sua esperienza era tranquilla e mi confortava. Io, stressatissima, anche perchè le quantità gliele avevo date io!! Questa foto è molto eloquente, manca solo la vignetta, stile comics "basterà?"
Anche durante il servizio mi faccio prendere un po' dal panico, poi prendo il via e fila tutto liscio.  Eccoci durante alcune fasi della lavorazione

Come bucano le canocchie!!

Grande lavoro di squadra per il dessert, una vera catena di montaggio, bravissimi i collaboratori giapponesi di Gabriella. Ecco Kai alle prese con le acciughe

Abbiamo sfruttato le sue forti braccia anche per passare la minestra di pesce quando abbiamo capito che l'estrattore non andava bene per il risultato che volevamo. E vai di olio di gomito con il passaverdura manuale!!

Comunque, tutto è bene cioò che....finisce bene! E' stata una piacevolissima serata, gli ospiti hanno apprezzato l'intero menu e soprattutto hanno compreso il mio cacciucco "strano" che avevo spiegato all'inizio della cena, tanto per mettere le mani avanti. La grande soddisfazione è stata alla fine, passare fra i tavoli e raccogliere i complimenti e i commenti di tutti, in un interessante e garbato confronto come raramente capita. Conquistati anche i cinque simpatici castiglioncellesi, quindi concittadini, che hanno esordito interrogandomi sul cacciucco!! Mi avevano già promossa in teoria, nella pratica, la loro richiesta di bis e scarpetta fino all'ultima goccia non aveva bisogno di altre parole di conferma! E son soddisfazioni!!

La golosa fantasia di acciughe di Gabriella che ha fatto da apri pista



Il cacciucco in giallo con crudo di seppie e canocchie



E il ponce glacé che praticamente è risultato essere un semifreddo al ponce livornese con una base di pan di spagna imbevuto nell'originale rum da ponci, il rum Vittori! La "vela" cioè la scorza di limone che tradizionalmente galleggia nel ponce, nel semifreddo è stata proposta in versione candita. Incredibile ma vero, qualcuno dopo questo sostanzioso e alcolico dessert, ha voluto anche il vero ponce livornese!!


Ancora qualche scatto della bella atmosfera nella terrazza all'aperto dell'Aia della vecchia


Il padrone di casa Massimiliano con Maurizio, rappresentante di Vallarom e Riccardo


E la foto finale delle due "cuciniere" con il deus ex machina dell'evento, l'infaticabile e insostituibile Riccardo Meini a cui vanno i miei più sinceri ringraziamenti così come a Gabriella che mi ha ospitata nella sua cucina, al suo staff, a suo marito Massimiliano, alla figlia Noemi in sala e non ultimo a Camilla Marini per la comunicazione.

Di solito si conclude con un Ad Majora, lo auguro a loro, per quanto mi riguarda, è una bellissima esperienza ma penso che passerà un po' di tempo prima di rifarla, troppo stress per una non professionista anche se non sono nuova a queste performance. 
Questo episodio, comunque, non fa che consolidare il grande rispetto, stima ed ammirazione per chi fa questo lavoro!! Meditate gente, meditate, prima di accanirvi sui social a criticare, bisognerebbe provare a stare dall'altra parte!!! 

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