lunedì 21 dicembre 2015

FINALMENTE LA LAMPUGA!!


Finalmente la lampuga! Sì, finalmente in tutti i sensi, perché era un po' che la cercavo e finalmente l'ho trovata e perché è un po' che l'ho trovata, cucinata e immortalata e finalmente  la metto nel blog!
Qualche info interessante sulla Coryphaena hippurus, nome scientifico della lampuga mediterranea QUI e QUI
L'ho mangiata poche volte e l'ultima volta che rammento era cruda, nella degustazione "didattica" del grande maestro del nostro pesce Maurizio Marsili, Locanda Vigna Ilaria
Al sud è più frequente, qui nel Ligure/Alto Tirreno è merce rara. Non vedevo l'ora di trovarne un esemplare da immortalare nel blog e devo dire che ne valeva veramente la pena.
 

12 €/kg, belle carni sode, pelle sottile, squame microscopiche e aderenti che al tatto sembrano inesistenti, facile da sfilettare, veloce da cuocere.
Come è mia abitudine, per assaporarla in purezza,  decido di cuocerla  in padella antiaderente senza odori o erbe.  La contorno con una mescolanza di verdure di stagione crude ed erbe aromatiche che resistono ancora nel mio giardino grazie alle temperature miti, praticamente in stile Marsili, di cui sono umile discepola e che non manco ovviamente di avvisare via sms del fortuito pescato giornaliero!
Quello che mi ha fatto particolarmente piacere è stato trovarla sui banchi di pesce di un supermercato locale, dove si dà, fortunatamente, risalto al pescato locale; per contro, quello di cui non mi capacito è che si trovino accanto anche pesci d'allevamento di bassa qualità e il persico africano!!!



La mia lampuga era un bel pesciolone di quasi 900 g, l'ho sfilettata e tagliata a trancetti, la parte più alta è risultata di 1,5 cm di spessore; le parti più vicine alla coda, un pochino meno. (una parte l'ho cotta, una parte l'ho messa in freezer perché la voglio riassaggiare cruda). Ho cotto i filetti  in padella antiaderente ben calda appena "sporcata" d'olio evo, dalla parte della pelle per ca 1' e 30'', praticamente appena i bordi diventano chiari, sinonimo di cottura, si gira dalla parte della polpa e si lascia cuocere  un altro minuto.
Si spegne, si lascia riposare ancora 30-40'',  il tempo di disporre nel piatto  le verdure già pronte, tagliate finemente: cavolo viola, finocchi, carote + erbe aromatiche come finocchietto selvatico, erba cipollina e timo al limone, alcuni spicchi d'arancia pelati al vivo, un giro d'olio evo, si posizionano due trancetti per commensale e via in tavola! Né sale né pepe, è buona così al naturale!




 

5 commenti:

  1. La lampuga credo di non averla mai vista ed è un peccato perché ha l'aria succulenta.
    Non potrei essere più d'accordo sull'assenza di sale e pepe: il pesce va bene così, l'insalata pure: meno lo si tocca, meglio è.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per le astuzie della cucina in purezza (lato pelle, bordi chiari, riposo post cottura).

      Elimina
  2. La lampuga mi manca, ha belle carni, bel pesciotto :))

    RispondiElimina