lunedì 6 maggio 2013

12a FESTA DELLA PALAMITA, SAN VINCENZO 4-5 MAGGIO 2013

12a Festa della Palamita, San Vincenzo 4-5 maggio 2013
 
Seguo la Festa della Palamita dai suoi esordi, ho saltato  pochissime edizioni! Nei primi anni di svolgimento collaboravo con Slow Food, che allora partecipava all'organizzazione della festa, muovevo i miei primi passi nel mondo dell'enogastronomia, facevo servizio, anche se non ancora sommelier,  agli stand dei vini.
 
Sono affezionata alla Festa della Palamita, è una vera festa, non una semplice rassegna enogastronomica, ha il sapore delle sagre di paese, con la sentita partecipazione di ristoratori e negozianti e con la presenza di personaggi veraci, irripetibili e indimenticabili come il mitico "Nini" il polpaio! Ho ripescato nell'archivio una vecchia foto  insieme a lui, Festa della Palamita 2005, io con il mio grembiulino slow wine e lui col cappello da lupo di mare e i basettoni che lo contraddistinguevano:
 
 
Ieri,  rivedendolo nel manifesto attaccato allo stand dei suoi altrettanto irripetibili eredi e discepoli, il Comitato Valorizzazione Polpo di Nini, mi è scattato l'amarcord ma subito l'esuberante e ciarliero figlio del Nini ha interrotto e scacciato ogni pensiero nostalgico "urlando", letteralmente, simpatia ad ogni parola e gesto!
 
Il "Nini"
 
e il figlio del "Nini" che brandisce polpo e coltello
 
Domenica 5 maggio è stata la giornata clou, con i banchi d'assaggio di specialità gastronomiche a base di palamita proposte da alcuni ristoranti di San Vincenzo, gli immancabili polpai, vedi sopra e l'ARCIPESCA con le sardine alla griglia,  nonché vini della Costa Etrusca ad accompagnare i piatti in degustazione, mercatini agroalimentari, il mercatino del mare e una interessantissima mostra fotografica dedicata alla "Friggera"* di San Vincenzo, cioè l'attività conserviera di prodotti ittici svoltasi tra il 1936 e il 1944, organizzata dal Circolo Fotografico della cittadina, coordinato da Rodolfo Tagliaferri che mi ha illustrato in modo appassionato la mostra arricchendola con gustosi aneddoti e racconti di memorie storiche su cui non posso dilungarmi, meriterebbero un post a sé a cui sto già pensando!   Per approfondimenti: San Vincenzo e la pesca del pesce azzurro di Vinicio Biagi, dal sito del comune di San Vincenzo, per gentile concessione dell'autore.
 
* il termine FRIGGERA derivava dall'operazione di "friggitura", cioè il collocamento dei contenitori di latta,  già riempiti con le sardine e colmati d'olio, su una griglia sovrastante un uniforme strato di brace. A cottura ultimata le scatolette ancora calde venivano chiuse "a stagno" e di lì a poco immagazzinate
 
L'elegante sede della mostra, edificio anni '30, ex casa del fascio, poi edicola e ancora latteria e ora sede del circolo fotografico, dedicata alle mostre
 
Pescatori a San Vincenzo, anni '30
(foto gentilmente concessa dal Circolo Fotografico di San Vincenzo)
 
 
Le sardine inscatolate a San Vincenzo ed apprezzate su tutti i mercati per la loro qualità, con una maliziosa operazione di marketing, assumevano la denominazione "Dante's”, in assonanza fonetica con le famose sardine di Bretagna "Nantes" che già godevano di vasta fama in tutta Europa (testo dal libro San Vincenzo e la pesca del pesce azzurro di Vinicio Biagi)
 
       Eccomi con Rodolfo, il mio cortese cicerone!
 
Un bel sole ha allietato la manifestazione nel pomeriggio, in barba alle previsioni meteo che non concedevano speranze! La giornata infatti  si è aperta solo verso l'ora di pranzo perché la mattina non prometteva niente di buono avendoci svegliati con tuoni e fulmini e una pioggia insistente che hanno provocato molte defezioni di amiche giornaliste e blogger nonché il fuggi fuggi di turisti ma l'affluenza era  comunque notevole.
 
Ho girellato da sola per gli stand da prima dell'assalto degli avventori,  ho fotografato e  ho chiacchierato con molti amici trovati lungo il percorso, ho assaggiato poco purtroppo a causa di un fastidioso bruciore di stomaco.  
 
Lo stand di Arcipesca 
 
    Lo chef Denio Bruci del ristorante IL SALE, Relais Poggio ai Santi, San Vincenzo
 
Il suo raffinato Gravlax di palamita (palamita marinata alla nordica con sale e zucchero, aneto tritato, servito con olio aromatizzato all'arancia e pepe rosa) accompagnato da un ottimo Viognier prodotto e imbottigliato dal Podere San Michele di San Vincenzo per Poggio ai Santi
 
Ristorante La Bella Bertolda, penne palamita e asparagi
 
Ristorante La Bitta, Palamita marinata

Ristorante Blue Marlin, Palamita sott'olio con cipollotti e fagiolini verdi

 
Diego Ciurli e Deborah Corsi, Ristorante La Perla del Mare con la loro deliziosa
CASSATINA DI PALAMITA (palamita, melanzane, pomodorini e pesto al basilico)

 
La porchetta e la mortadella di tonno, gustosissime specialità del ristorante Askos
 
La palamita di pasta di zucchero della Pasticceria La Galleria
 
 
I primi avventori all'apertura degli stand, poi diventati impossibili da fotografare per il gran numero di persone
 
Il mercatino agroalimentare in Corso Italia

Una postazione di sommelier Fisar
 

Il divertente laboratorio creativo per bambini, in Piazza della torre,
TEMPESTA IL PESCIOLINO DI CARTAPESTA
 
il più piccolo all'opera

In due su un pesce, che fatica!!
 
Concludo con queste bellissime immagini di bambini intenti a colorare i loro pesciolini per sottolineare il clima rilassato e sereno della bella manifestazione che, nonostante la crisi e nonostante il ridimensionamento nel format, mantiene orgogliosamente la sua  tradizione  e consolida la sua fama annoverandosi fra le più seguite manifestazioni enogastronomiche della Costa Toscana!
 
GRAZIE A TUTTI E ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO!!
 
 

 
 

4 commenti:

  1. Non hai idea di quanto mi sia dispiaciuto non essere presente! Ed ora che vedo le tue foto e leggo le tue parole, ancora di più!

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  2. Che mangiata che mi sarei fatta se fossi stata lì!!! Ma la foto del polpaio me la devi ritrovare!!!

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    1. Sara, non sai che rabbia!!! Una foto mitica, l'ho tenuta per anni, era del 2003 o 2004, ho cambiato due o tre computer ed era sempre lì, non so quando ho fatto una drastica pulizia e l'ho eliminata perché non la trovo neanche nei cd di foto archiviate. Povero Nini, ma il suo ricordo è più che vivo!!!

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  3. Grazie, per il racconto.
    Bello Denny all'opera :) e Deborah? Meravigliosa sempre.
    ciao
    B

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